La marconiana antenna Elettra, “Madrina” del 42° Anno Accademico dell’Università di Verona, a cura del Museo della Radio, Verona
La seconda antenna di Guglielmo Marconi (1874-1937), Elettra, è stata “Madrina” d'eccezione, all’apertura dell'anno Accademico 2024-2025, all’ Uni Verona, quale simbolo di unione di pace globale, così come le onde-radio uniscono i popoli. In tale significativa occasione, la Famiglia Chiantera, ha ricevuto dal Magnifico Rettore, Pier Francesco Nocini, un attestato di stima, per il suo supporto e la sua collaborazione, con l'Università, sempre attenta ad una divulgazione culturale, accessibile a tutti, mettendo a disposizione un patrimonio ‘unico al mondo’ – il Museo della Radio, Verona – della collettività. Verona è, da più di trent’anni, Capitale della Comunicazione Mondiale, grazie a Marconi e grazie a Chi condivide costruttivamente il credo di unione e di coesione universale, questa volta, attraverso la “radio”, rappresentata, nel Museo, da preziosi pezzi, funzionanti, italiani e di provenienza estera, la cui raccolta e manutenzione sono state volute ed iniziate dal saggio Alberto Chiantera, innamorato della “comunicazione”, i cui inizi, appunto, sono dovuti al grande Marconi. "Un onore enorme, aver esposto Elettra, la seconda antenna del Panfilo Marconiano, all'apertura dell'Anno Accademico veronese. Una location, simbolo di sapere e di conoscenza, un orgoglio per il Museo della Radio e per la nostra famiglia, un risultato. che premia la nostra passione e la voglia di condividere il patrimonio culturale, immenso, che conserviamo e che è giusto sia a disposizione della collettività. Grazie al magnifico Rettore Nocini, che ha voluto, con tutto lo staff Universitario, l'antenna, esposta: simbolo di ”unione” e di “pace” globale, aspetto, che il suo inventore, Guglielmo Marconi, ha sempre perseguito” – ha affermato Francesco Chiantera, responsabile e curatore della collezione del Museo della Radio. Museo, che Verona deve premiare, essendo esso motivo di Storia della Comunicazione, di alta cultura e, al tempo, anche grande attrazione turistica.
Pierantonio Braggio