La Pecora Brògna della Lessinia ha un proprio regolamento ed è motivo di vita, presente e futura, per la montagna veronese
“Garanzia per tutta la filiera produttiva e sinonimo di autenticità e trasparenza per chi acquista, è stato presentato durante la due giorni – 15 e 16 febbraio 2025 – a Porta Palio, Verona. La manifestazione ha portato nel cuore di Verona, attraverso laboratori, un convegno, degustazioni, una mostra fotografica, video e mercatini, l’unicità di questa razza ovina autoctona degli alti pascoli veronesi e vicentini. Il Disciplinare ( o Regolamento) di produzione e identificazione della filiera della Pecora Brògna della Lessinia, Presidio Slow Food, è realtà. L’importante novità, garanzia di autenticità e trasparenza per chi acquista, è stata presentata durante la due giorni che ha visto l’unicità di questa razza ovina autoctona degli alti pascoli veronesi e vicentini protagonista tra le Mura centenario di Porta Palio. “Finalmente abbiamo concluso questo lungo percorso che ha portato a definire un sistema di garanzia partecipato che permette di dare garanzia a chi acquista i prodotti di Pecora Brògna, sia che si tratti di carne che di lana e altri derivati. Si basa su un modello internazionale che prevede che i protagonisti della filiera si autocertifichino: c’è dunque un controllo incrociato tra allevatori e la che vanno a verificare che effettivamente le pecore siano allevate secondo i sistemi descritti nel disciplinare e dunque all’aperto, nei pascoli. Analogo sistema per ristoratori e trasformatori. In tutto ciò Slow Food partecipa con un suo incaricato che affianca i vari attori della filiera”, spiega Marcello Volanti, veterinario e tecnico dell’Associazione per la Promozione e la Tutela della Pecora Brògna della Lessinia. “I presidi Slow Food adottano un tipo di etichettatura rivoluzionario che racconta tutta la tecnica produttiva, gli ingredienti, i luoghi e le modalità in cui gli animali sono allevati e questo consente a un consumatore attento di conoscere nel dettaglio ciò che mette nel piatto, ciò che acquista. Tra l’altro è un sistema soggetto ai controlli pubblici: ciò che viene dichiarato nell’etichetta narrante, se non corrisponde al vero, è passibile di sanzione. È dunque un sistema di autocertificazione sì ma sicuro e monitorato”, ha aggiunto Raffaella Ponzio, responsabile nazionale Presidi Slow Food. L’evento è stato organizzato dall’Associazione per la Promozione e la Tutela della Pecora Brògna della Lessinia in collaborazione con la Società di Mutuo Soccorso Porta Palio e con il patrocinio di Comune e Provincia, Confcommercio e BimAdige, Collegio Periti Agrari di Verona. Obiettivo principale della due giorni, che punta a diventare un appuntamento annuale fisso, è far conoscere questa razza autoctona della Lessinia, a rischio estinzione. Attualmente, infatti, gli esemplari censiti nel veronese e nel vicentino nel 2023 sono poco più di 1.300. E si tratta di un numero in costante diminuzione. Eppure il suo ruolo è molto importante per la salvaguardia del territorio. Di stazza medio piccola, con un proprio mercato di nicchia comunque interessante a livello locale, la Pecora Brògna è un valido partner nell’opera di salvaguardia dell’ambiente naturale, contro la continua avanzata del bosco e delle erbe infestanti. Favorisce infatti la pulizia dei pascoli scoscesi e il consolidamento dei fondi agricoli. Un presidio che risulta dunque fondamentale per il mantenimento e la tutela della biodiversità del territorio, testimoniato da fonti storiche che dimostrano come l’allevamento ovino della Pecora Brògna sia complementare a tutta l’attività antropica del territorio, dall’altopiano lessino fino alle minori altitudini. “Il ruolo primario dell’associazione Pecora Brògna è di promuovere le peculiarità di questa razza autoctona - Presidio Slow Food, grazie al quale, riusciamo ad avere un indotto anche fuori regione – tutelando così di riflesso il territorio e il lavoro di noi allevatori, imprenditori agricoli, artigiani del settore”, ha evidenziato Benedetta Bongiovanni, giovane allevatrice di questa razza ovina e presidente dell’Associazione per la Promozione e la Tutela della Pecora Brògna.
La due giorni si era aperta con il mercatino di prodotti delle Aziende agricole della Lessinia e con la mostra del fotografo Marco Malvezzi, cultore della Lessinia. Focus principale è stato il convegno “La pecora Brògna nel Presidio Slow Food: Garanzia e Qualità”, che ha visto in platea anche il consigliere comunale Pietro Trincanato, il presidente della Provincia Flavio Pasini, il sen. Paolo Tosato, i consiglieri regionali Alberto Bozza, Stefano Valdegamberi ed Enrico Corsi”. Molto interessante e culturalmente feconda di iniziative è stata la manifestazione suesposta, che, anche attraverso il convegno, sopra citato, ha fatto conoscere, come la Lessinia non viva immobile, ma, operi, capace di dare luce a proposte interessanti, importanti e atte dare vigore alla montagna veronese. Non solo: l’evento ha permesso di conoscere un ampio complesso di argomenti, riguardanti la Lessinia stessa e le tecniche per darle ulteriore vita, accompagnate da particolari, altrimenti sconosciuti. Un sentito plauso agli Organizzatori dell’incontro, che, con i suoi vivi contenuti, ha portato, idealmente, per due serene giornate, in Lessinia, i veronesi ad esso presenti.
Pierantonio Braggio