Conferenza, sul tema: ”Il fiume Adige: autostrada commerciale di un lontano passato”, a cura del prof. Maurizio d’Alessandro
Il Comune di Verona - Biblioteche Homepage segnala una conferenza, senza dubbio, interessantissima per i veronesi, che si terrà, nella Biblioteca Civica - Sala Farinati, il 27 febbraio 2025, alle ore 17.00, su un tema, del quale, spesso, si parla, ma, mai disponendo di definitivi particolari. Per proporre i quali, “il relatore illustrerà come il fiume Adige, secondo fiume d’Italia, per lunghezza, venisse utilizzato per trasportare le merci da Bolzano fino a Verona e a Portogruaro e, al contrario, in direzione nord, risalendo la corrente. Spesso la discesa s’allungava fino a Venezia, all’Arsenale. Il trasporto verso Sud era fatto con zattere, che sfruttavano la corrente favorevole, mentre per le consegne destinate a Nord si utilizzavano i burchi, trainati tipicamente da cavalli. Le zattere, costituite da tronchi, facevano solo il percorso in discesa. Alla fine della navigazione i tronchi entravano in segheria e il loro legname era riutilizzato. Normalmente, una zattera era fatta da 30 tronchi, posti su più strati, per un volume di circa 120 metri cubi di legname. I burchi, carichi di mercanzia, risalivano la corrente, trainati da cavalli o da buoi e dovevano poi ridiscendere senza merce perché ospitavano a bordo i loro animali, necessari per il successivo traino. La navigazione non era facile: il fiume aveva numerose anse, si potevano incontrare accumuli di detriti dei vari affluenti dell’Adige e bisognava stare attenti alle “roste” (ripari sporgenti per irrigare i campi adiacenti il fiume) che creavano correnti anomale. Inoltre si doveva tener sotto controllo la velocità dell’acqua e le piene improvvise del fiume. Le merci venivano custodite dentro botti di legno per evitare i danni causati dall’umidità”. Il prof. Maurizio d’Alessandro, geologo, storico e già docente di fisica-matematica, è appassionato divulgatore e profondo conoscitore della città e provincia di Verona, ha avuto e ha diverse collaborazioni per varie iniziative culturali, scientifiche e/o musicali. È stato componente del consiglio direttivo di ASTAV - Associazione Scienza e Tenica a Verona”. Temi importanti, dettagli da conoscere, dunque, meritevoli di massima attenzione, essendo essi storia secolare di un fiume, l’Adige, e della città, che, da sempre, lo stesso bagna, Verona.
Pierantonio Braggio