Sclerosi multipla, al Centro Aoui 85% dei pazienti da fuori provincia A Verona terapie tempestive e innovative. Più colpite le giovani donne
Verona, 26 marzo 2025
E’ una delle maggiori cause di disabilità nel giovane adulto con enormi costi socio sanitari. Si tratta della Sclerosi multipla, una patologia neurologica estremamente diffusa che in Veneto ha una prevalenza di oltre 180 casi ogni 100.000 abitanti.
Fattori di rischio e tipologia pazienti. La Sclerosi multipla è una malattia fattoriale cioè molti sono i fattori che concorrono a scatenarla: c’è una componente genetica che tuttavia risulta minoritaria (il rischio di avere la SM con un parente di primo grado affetto è di circa il 3-5%); la componente ormonale è molto rilevante infatti le giovani donne vengono colpite molto di più con un rapporto femmine/maschi di 3:1; tra gli altri fattori di rischio va certo ricordata la componente ambientale, in particolare l’inquinamento, i bassi livelli di vitamina D ed ovviamente le infezioni virali. Di recente è stata pubblicata un’interessante ricerca sui militari americani che riconosce al virus di Epstein Barr un importante ruolo nello sviluppo della malattia. La fascia di età critica per l’esordio della malattia è 18-35 anni.
Cosa fare per fermare la malattia. La lesione cerebrale che causa la SM non può essere guarita ma, con una diagnosi precoce e una terapia personalizzata data soprattutto al momento giusto, si può fermare lo sviluppo della patologia e evitare l’insorgere delle disabilità. Si tratta di disabilità motorie o cognitive (memoria, capacità di concentrazione) che comportano un inevitabile peggioramento della qualità di vita oltre che un aumento di costi per il SSN e il paziente che ha bisogno di caregiver. Prendere il paziente prima dell’esordio clinico della malattia è fondamentale, per questo sarebbe importante una veloce Risonanza magnetica per le persone con sintomi come offuscamento della vista o difficoltà motorie del braccio che durano più di 24 ore. La diagnosi precoce e la cura permettono anche alle giovani donne di progettare eventuali gravidanze, contrariamente a quanto si pensava in passato.
La cura. Sebbene ancora non sia possibile guarire oggi possiamo almeno fermare la malattia prima che faccia danni irreversibili. Una diagnosi precoce e una terapia personalizzata e tempestiva consentono infatti di limitare in maniera considerevole l’accumulo di disabilità. Il Centro Sclerosi multipla Aoui, diretto dal prof Massimiliano Calabrese, è una unità di cura della Neurologia B, diretta dal prof Michele Tinazzi, è Centro di riferimento regionale e ha ambulatori e posti letto di degenza a Borgo Roma. Sono 2.000 i pazienti presi in carico, al ritmo di 200 nuovi pazienti l’anno, di questi il 15% viene dalla provincia di Verona, il 45% dal Veneto e il restante 40% da fuori regione. Oltre alla qualità della cura e all’innovazione tecnologica, il Centro del prof Calabrese vanta infatti una eccellente organizzazione amministrativa capace di concentrare nella stessa giornata la visita, i test della memoria, i prelievi e gli esami radiologici. Per i pazienti che vengono da lontano è un servizio in più che viene garantito da Aoui.
Le innovazioni Aoui. Per garantire eccellenza sanitaria servono tecnologie di ultima generazione (Risonanza magnetica) e farmaci innovativi (anticorpi monoclonali). Sono strumenti essenziali per il Centro Aoui di altissima specializzazione dove opera il team multidisciplinare, composto non solo dai neurologi ma anche da neuropsicologi, neuroradiologi, biotecnologi, bioingegneri e bioinformatici. Questo team di 18 persone lavora con le migliori tecnologie digitali che giocano un ruolo cruciale in tutte le fasi della gestione del paziente, dalla diagnosi alla terapia. La Risonanza magnetica è infatti il tool paraclinico di maggiore impatto sia in ambito diagnostico che prognostico. In questo senso, AOUI Verona sta per firmare un progetto quadro con Philips proprio per mettere in comune il know-how della grande azienda nell’ambito della Risonanza magnetica con quello del personale del Centro Sclerosi multipla. Il confronto multidisciplinare servirà a comprendere meglio i meccanismi patogenetici della malattia e traslare l’innovazione tecnologica nella pratica clinica quotidiana. Un secondo importante ambito riguarda poi le applicazioni legate all’Intelligenza artificiale che possono essere di supporto al neurologo non solo al momento della diagnosi ma anche nella definizione di una corretta prognosi e quindi della migliore scelta terapeutica. Proprio nel Centro Sclerosi multipla è già operativo un gruppo di lavoro dedicato espressamente allo sviluppo di AI.
Alla conferenza stampa erano presenti: Callisto Marco Bravi, direttore generale Aoui, prof Michele Tinazzi, direttore Neurologia B, prof Massimiliano Calabrese, direttore Centro Sclerosi multipla.
Bravi: “L’input che ho dato alla nostra Azienda è di preoccuparsi del paziente non dei costi. Dico sempre che il primo problema non sono i soldi, ma di avere le idee di cura e noi le abbiamo. Sono quelle che portano anche alla riduzione dei costi con la tecnologia più innovativa che favorisce la riduzione dei costi. Siamo riusciti a fare un accordo con Philips che ci ha aperto il suo codice sorgente così, i nostri ingegneri potranno introdurre le modifiche necessarie ai clinici per poter avere delle immagini di Risonanza magnetica più facilmente interpretabili. Con la stessa macchina, ma con un software più preciso e più performante, potremo ottenere diagnosi più precise. Anche questo è in prevenzione, nella Sclerosi multipla più la diagnosi è precisa, più la terapia è personalizzata e efficace”.
Tinazzi: “Nel nostro reparto di Neurologia B in Borgo Roma c’è il Centro regionale di Sclerosi multipla dove vediamo circa 2000/2500 pazienti l’anno. Li abbiamo in carico con terapie avanzate e costose, ma abbiamo anche la fortuna di avere un direttore generale che ci sostiene perché l’importante è curare bene le persone. Siamo un Centro di primo livello e solo noi possiamo prescrivere alcune terapie, anche in collaborazione con la Neurologia A di Borgo Trento, l'85% dei nostri pazienti provengono da fuori Verona. L’attività clinica molto corposa è multidisciplinare: il neurologo coordina tutte le attività, lo psicologo valuta i disturbi cognitivi, ma ci sono anche fisiatri, fisioterapisti, neuroradiologi, ingegneri. E poi non dimentichiamo gli infermieri che somministrano le terapie, per i pazienti le nostre infermiere è come se fossero membri della loro famiglia. Molti pazienti scelgono il Centro di Borgo Roma perché sanno che c'è un'equipe multidisciplinare che li segue ma anche perché si sentono accuditi”.
Calabrese: “E’ una malattia frequente nella popolazione da cui non si guarisce ma con la terapia giusta, e soprattutto al momento giusto, si può fermare la patologia e garantire alle persone una buona qualità di vita. Fondamentale è la diagnosi precoce alla comparsa di piccoli sintomi che durino più di 24 ore. Fra i nostri pazienti abbiamo persone che corrono maratone o che continuano a lavorare senza problemi, ma il grande messaggio positivo è senz’altro quello dei 40 bambini nati nel 2024 da mamme affette da Sclerosi multipla. Una volta era impensabile, adesso con le terapie personalizzate e modulate correttamente nel tempo questo è possibile. Le nostre cure sono ad alta efficacia e molto costose, ma la nostra Azienda mette il paziente al centro con investimenti in tecnologia e farmaci. Il nostro Centro di alta specializzazione è molto attivo anche nella ricerca, nel recente convegno internazionale che abbiamo organizzato a Verona la settimana scorsa c’è stata anche la presenza di colleghi coreani che è il paese con la più avanzata tecnologia del mondo orientale. Abbiamo avviato una collaborazione con i colleghi di Seoul”.