Stories of Surrender. We’re one, but not the same: speciale omaggio agli U2
Sabato 5 aprile alle 20:45, al Teatro Camploy di Verona, si terrà una serata benefica all’insegna della musica
e della recitazione. L’occasione è l’evento Stories of Surrender. We’re one, but not the same: speciale
omaggio agli U2 che unisce, alla musica dal vivo, la recitazione di alcuni passaggi tratti dalle biografie dei
componenti della celebre band britannica.
L’evento, organizzato da Federico Martinelli, Presidente dell’Associazione Culturale Quinta Parete con il
patrocinio dell’Assessorato ai Servizi di Prossimità e Salute del Comune di Verona (Elisa La Paglia), intende
raccogliere fondi a favore di L’Acero di Daphne, ODV attiva nell’ambito delle cure palliative e Fondazione
Italiana per la ricerca sulle malattie del pancreas (FIMP Verona), grazie anche al patrocino dell’Università
degli Studi di Verona per i dipartimenti di Ingegneria per la Medicina d’Innovazione e Scienze Chirurgiche
Odontostomatologiche Materno Infantili.
Questo nuovo momento di solidarietà e di aggregazione, nel segno della musica, vuole essere
occasione di incontro tra la spensieratezza di una serata gradevole e la profondità dei
contenuti di chi si dedica, in maniera incessante, all’assistenza e alla ricerca del benessere.
Siamo consapevoli dell’importanza che il messaggio della serata suggerirà pertanto mi
auguro che la partecipazione del pubblico, con il suo calore, possa accendere una luce di
speranza e di conforto nei confronti delle tematiche a cui è dedicata la serata,
sottolinea Federico Martinelli di Quinta Parete.
Il desiderio è quello di raccogliere fondi per contribuire all’assistenza e alla diffusione delle attività nell’ambito
della chirurgia del pancreas ma anche di far luce sul tema della ricerca e della formazione. Lo spettacolo è
dedicato a Mario Modugno, prematuramente scomparso nel 2004, il cui ricordo e la cui passione per gli U2
hanno portato la sorella Elena, tra gli artisti presenti in scena, a ideare lo spettacolo.
A volte i sogni si avverano.
E questo spettacolo per me è uno di questi.
Grazie ai miei amici sul palco e a Federico
che hanno reso possibile tutto ciò.
Sognate sempre.
Elena
Allo stesso modo, in occasione del decennale dalla scomparsa, l’evento sarà motivo per ricordare un medico
speciale della chirurgia del pancreas, il dott. Giuseppe Mascetta mancato prematuramente il 6 aprile del 2015
all’età di 42 anni. di Verona.
Giuseppe, Pino pertutti noi, è indimenticabile per chi ha avuto la fortuna di poterlo conoscere.
Nel 2000 si trasferisce da Pescara a Verona, si specializza in Chirurgia generale presso la
nostra Scuola sotto la guida del professor Paolo Pederzoli, è chirurgo di passione e coraggio,
abituato a combattere la malattia con il bisturi, ma si dedica anche alla ricerca di laboratorio
e trascorre un anno all’estero presso l’Università di Heidelberg; viene, infine, strutturato
presso la nostra unità operativa, dove può esprimere quello che meglio sa fare, il chirurgo del
pancreas in sala operatoria. Quando Pino scopre la malattia - e chi se la scorda quella sera
– com’era nella sua natura, non si arrende, prosegue a lavorare con intensità. Nonostante i
ripetuti interventi chirurgici subìti e la chemioterapia, Pino appena riusciva tornava in
reparto, indossando una cuffietta, a coprire la cicatrice, non per lui, per i pazienti. Dieci anni,
sono passati, caro Pino, caro amico mio, caro amico nostro. Ci manca la tua presenza,
discreta e mite, mai prevaricante, la tua passione, la sua perseveranza, la tua onestà e l’amore
che hai sempre messo nel tuo lavoro, la tua innata capacità di “sentire” i sentimenti degli
altri e la tua disponibilità pronta e disinteressata. Veniva da Pescara, e gli abruzzesi – come
amava dire, e si vantava con noi - sono “forti e gentili” e così è stato.” Così lo ricorda il
professor Roberto Salvia, Direttore della Chirurgia del Pancreas dell’AOUI
Stories of surrender è un viaggio unico e originale nella vita degli U2, un percorso non solo musicale,
attraverso le vicende di una band che ha cambiato la scena del rock, quello che ha permesso agli U2 di essere
ciò che sono ancora oggi: vicende umane, personali, riletture di fatti correlati all'epoca si fondono con i
capolavori da loro scritti in un’alternanza tra musica e passi recitati. I monologhi delle due attrici sono
accompagnati, infatti, da fedeli esecuzioni live grazie a una band che annovera tra i migliori turnisti del nord
Italia dediti a rendere omaggio agli U2.
In scena Alessandro Ridolfi alla batteria; Ivan Montafia alla chitarra; Sergio Fanini al basso; Luca Isidoris alla
voce; Elena Modugno e Alessandra Marognoli, della Compagnia Teatrale Tabula Rasa, per le parti recitate.
L’evento è patrocinato anche da Regione Veneto e Provincia di Verona.
Il ricavato sarà devoluto alle realtà assistenziali patrocinanti.
Ingresso dalle ore 20:00 alle ore 20:40.
È consigliata la prenotazione dei biglietti al sito Eventbrite.it digitando “Omaggio U2 Verona”.
Info: www.quintaparete.it