Tutela zootecnia e prevenzione predazioni: la Regione accoglie il pacchetto proposto da Coldiretti e Arav - Associazione regionale degli allevatori. Il presidente di Coldiretti Verona, Alex Vantini: ora ac-corciamo i tempi per i risarcimenti.
Coldiretti Veneto accoglie con favore la delibera annuale approvata dalla Regione Veneto (N° 349 del 1°aprile 2025) che, quest'anno, recepisce integralmente le proposte avanzate dagli allevatori che hanno subito predazioni da grandi carnivori. "Gli attacchi da parte dei selvatici sono un danno senza fine al patrimonio zootecnico veneto - aggiunge Carlo Salvan presidente Coldiretti Veneto - e sco-raggiano le attività agricole sul territorio oltre che penalizzare lo sviluppo del turismo rurale. Conside-riamo questo provvedimento un segnale importante di attenzione alle istanze degli agricoltori, frutto di un confronto costante e concreto con le istituzioni preposte". "Un riconoscimento fondamentale – sottolinea il presidente di Arav, Floriano De Franceschi – perché le attuali dinamiche di mercato, evi-denziate con puntualità, da Arav, sono state pienamente considerate nella stesura della delibera re-gionale. Come da nostra richiesta - continua De Franceschi - sono stati alzati, ad esempio, gli inden-nizzi con una media di 500 euro sui bovini (in alcune classi anche 700 euro) e 50 euro sugli ovini. Un passo avanti, che dimostra sensibilità verso i problemi concreti degli allevatori, sempre più esposti a difficoltà oggettive legate alle predazioni e ai costi produttivi". “Speriamo – evidenzia Alex Vantini, presidente di Coldiretti Verona - che gli strumenti previsti dalla delibera siano utilizzati il meno possibi-le perchè significherebbe che le predazioni stanno diminuendo e che le misure di prevenzione stan-no dando i loro frutti. Soprattutto, però, auspichiamo che i tempi per i risarcimenti vengano accorciati rispetto a quelli attuali che ad oggi arrivano in alcuni casi a un anno di attesa”. Coldiretti Veneto e Arav continueranno a vigilare e collaborare affinché le politiche regionali mantengano questo livello di ascolto e coerenza con le esigenze del mondo agricolo. Mondo agricolo, ch non può impegnare se stesso e risorse, per vedersi, in pochi minuti, umiliato dalla perdita di bestiame e, quindi, dal venire meno del frutto di costante, intenso sacrificio, con danno alla stessa economia, in generale.
Pierantonio Braggio