SINDACO TOMMASI, “LE REGOLE NON OSTACOLANO, DISCIPLINANO LE ATTIVITA’ NELL’AGIRE, CREANDO SQUADRA NELLA SOCIETA’ COME NELLO SPORT
Studenti, arrivati da Francavilla (Brindisi) a scuola di cittadinanza consapevole per la Settimana della Legalità organizzata dall’Istituto Copernico Fasoli
Studenti a scuola di Legalità in Comune. Il Sindaco, Damiano Tommasi, l’assessora alla Legalità Stefania Zivelonghi e l’assessore alle Politiche giovanili Jacopo Buffolo, hanno ricevuto una classe quinta dell'Istituto Tecnico Enrico Fermi di Francavilla Fontana di Brindisi.
Gli studenti, accompagnati dalla dirigente scolastica, Beatrice Monopoli, e dalla docente, Carmela di Bianca, sono ospiti dell’Istituto Copernico Pasoli che ha organizzato alcuni momenti istituzionali di condivisione e riflessione in collaborazione con la Rete Stei (Rete di Scuole Statali e paritarie, del primo e secondo ciclo), nell'ambito del progetto “Settimana della Legalità, Un viaggio verso la cittadinanza consapevole”.
“Il mondo della politica funziona come quello dello sport. Prendiamo ad esempio il calcio – ha spiegato il Primo cittadino – che è nato in Inghilterra quando è stato stilato il primo regolamento, con regole che hanno reso, così, diffusa questa disciplina e anche tutti gli altri sport. Se tutti le rispettano, si può competere. Questo è il senso del normare: le regole rendono universale l’attività che portiamo avanti, non è vero come si pensa che la ostacolino come paletti o strettoie. Le regole, nello sport in particolare, sono quelle che permettono di partecipare con pari opportunità. L’agire secondo la legalità si può paragonare anche al rispetto di un altro stile di vita, quello di un’alimentazione sana. A nessuno piace il concetto della dieta in sé e per sé; la dieta, però, non va intesa come sacrificio, ma più semplicemente come un tassello del vivere in modo sano. Mettersi a tavola con attenzione diventa così un’abitudine, come quella del rispetto delle regole. Grazie a principi validi per tutti, le attività si possono portare avanti, ovviamente nel rispetto reciproco. Agire, così, all’interno di un contesto sociale e, quindi, facendo parte di una squadra, ci consente di stare meglio e di contribuire allo sviluppo della società”.
L’assessora Zivelonghi ha sintetizzato il ruolo del Comune nella promozione della cultura della legalità, dall’adesione e partecipazione attiva all’associazione di enti locali, Avviso Pubblico, alla richiesta di ospitare una sede della Direzione Distrettuale Antimafia.
“Uno dei valori che voglio trasmettere a questi ragazzi – ha commentato l’assessora Zivelonghi – è quello della cittadinanza attiva, perché la partecipazione alla vita della comunità nel rispetto di regole condivise contribuisce alla vita democratica. Questa, ritengo sia la sfida del nostro tempo, che ci troviamo ad affrontare con gli strumenti odierni, senza dimenticare il passato, rappresentato in questa sala dalla medaglia d’oro al Valore militare ricevuta dalla città di Verona. Si tratta di uno dei più prestigiosi riconoscimenti attribuiti dallo Stato italiano per atti di eccezionale valore compiuti durante eventi bellici”.
“Prendersi cura del Bene comune ispira il nostro fare politica. Cura – ha spiegato l’assessore Buffolo - nel senso di interessarsi, evitando il disinteresse verso l'altro da noi, verso ciò che ci circonda, partecipare è farsi invece soggetti proattivi che, in qualche modo, siano anche partigiani, ovvero scelgano di prendere parte e non restino indifferenti. L’indifferenza è un problema della nostra società: ieri avete parlato delle vicende di Aldo Moro nella pièce teatrale di Fabrizio Gifuni. Ebbene, nella lotta al terrorismo come in quella alla criminalità organizzata, spesso il prendere parte, il combattere l'omertà, lo scegliere da che parte stare, significa prendersi cura di una comunità. Il prendere parte e il fare politica è una delle dimensioni che noi come Amministrazione abbiamo scelto. Voglia fare la nostra parte per il miglioramento della nostra società”.