Al Museo Archeologico Nazionale di Verona, la mostra fotografica: “GUET NDAR. Il mare, la nostra vita”. Scatti del giovane fotografo senegalese, Abdoulaye Touré
“Si è tenuta, martedì 10 giugno 2025, la conferenza stampa di presentazione della mostra fotografica “GUET NDAR. Il mare, la nostra vita”, ospitata al Museo Archeologico Nazionale di Verona, la cui inaugurazione è prevista, per venerdì 13 giugno, alle ore 18.30. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle Giornate Europee dell’Archeologia 2025, in programma, dal 13 al 15 giugno. Dodici intensi scatti del giovane fotografo senegalese Abdoulaye Touré raccontano la quotidianità di una comunità profondamente legata al mare, che ne definisce identità, gesti, cultura e memoria. Le fotografie rimarranno in esposizione al Museo fino al 6 gennaio 2026. Guet Ndar è un quartiere di pescatori del Senegal, situato nella regione di Saint-Louis. È proprio lì, che è nato Abdoulaye Touré, in una comunità per la quale è il mare a scandire i ritmi della vita, a forgiare le tradizioni e a plasmare la cultura. I suoi scatti catturano attimi della quotidianità, eternati nel fluire incessante della vita, che – come le onde – scorre. Con uno sguardo capace di cogliere il momento decisivo, Touré ci restituisce volti, mani, oggetti, permettendo all’osservatore un incontro diretto con una comunità contemporanea, ma profondamente radicata nelle tradizioni. Con “GUET NDAR. Il mare, la nostra vita”, antico e contemporaneo dialogano e condividono lo spazio. Non solo perché i gesti di questa comunità di pescatori affondano le radici in tempi antichissimi, ma anche perché comuni sono i messaggi che emergono da reperti archeologici e fotografie. E sempre attuali. La progettazione e la curatela della mostra sono frutto della collaborazione tra il Museo Archeologico Nazionale di Verona, sotto la Direzione Regionale dei Musei del Veneto, e Contemporanea Contemporanei Project, all’interno dell’iniziativa culturale KÓRA. Durante la conferenza stampa, tre interventi hanno guidato il pubblico alla scoperta del progetto: Gianneugenio Bortolazzi, presidente di KÓRA e direttore artistico di Contemporanea Contemporanei Project, ha sottolineato il valore della collaborazione tra istituzioni pubbliche e realtà culturali indipendenti: un’alleanza capace di generare valore condiviso e benessere sociale attraverso l’arte. Sara Prati, curatrice della mostra e referente di Contemporanea Contemporanei Project, ha approfondito il significato del portare la fotografia contemporanea all’interno di un museo archeologico: un modo per restituire centralità all’arte nella società e dare nuova vita al patrimonio culturale, rendendolo esperienza viva e accessibile. Giovanna Falezza, direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Verona, ha espresso l’entusiasmo del Museo nell’accogliere la mostra, riconoscendone il forte potenziale dialogico tra passato e presente. Le fotografie di Touré, ha evidenziato, testimoniano un passato fatto di gesti quotidiani, incontri e spazi di vita che si tramandano nei secoli, raccontando momenti senza tempo che mostrano la persistenza di attività, usanze e dinamiche sociali che caratterizzano da sempre la vita dell’uomo. Questa mostra rappresenta dunque un nuovo modo, per il Museo. di valorizzare la straordinaria ricchezza e varietà del patrimonio archeologico, ma anche un’occasione per sviluppare, insieme al territorio e ai suoi protagonisti, progetti condivisi, esperienze nuove e proposte diversificate per fruire del nostro passato comune. Nella consapevolezza del valore che il patrimonio culturale riveste nel dialogo tra culture, per lo sviluppo sostenibile e la qualità della vita in una società in costante evoluzione. Durante il periodo di apertura della mostra, a partire da settembre, sarà proposto un programma di attività con incontri, visite guidate e laboratori, pensato come estensione della narrazione visiva e spazio di confronto interdisciplinare. La mostra è visitabile durante i normali orari di apertura del museo, dal venerdì al lunedì, dalle 10:00 alle 18:00, compresa nel biglietto di ingresso al museo. Per le scuole, sono possibili visite su prenotazione anche negli altri giorni della settimana: museovrarcheologica.it | +39 346 5033652. Il calendario delle attività a partire da settembre 2025 sarà presto disponibile sul sito del museo: https:manverona.cultura.gov.it.”. Senegal e Verona si incontrano proprio nel posto giusto, in cui, mentre si propongono, istituzionalmente e in ogni dettaglio, al visitatore, evoluzione dell’uomo e della terra veronese, vengono, saggiamente esposte, fotografie dedicate al Senegal, foto, che parlano e che raccontano di un’altra terra, lontana da noi, ma, pur sempre, terra di operosi uomini e donne, come le riproduzioni dimostrano. Un’esposizione, che permette di venire a sapere della vita in Senegal, Africa occidentale – fra Mauritania, Mali e Guinea – questa volta, a differenza delle veronesi terre, caratterizzata da una grande presenza di mare, motore essenziale di lavoro e di nutrizione. Un grande punto di partenza, tale mostra, per dedicarci ad approfondire e a meglio conoscere il continente africano.
Pierantonio Braggio