Verso la 117ª Fieragricola - Veronafiere, 4-7 febbraio 2026. «Full Innovation» per un’agricoltura, sempre più sostenibile e hi-tech
“Nuove tecnologie, attenzione alla sostenibilità economica, ambientale e sociale, dialogo con gli stakeholder e formazione. In una parola, «Full Innovation», il claim che la 117ª Fieragricola, rassegna internazionale di Veronafiere in programma dal 4 al 7 febbraio 2026, ha adottato per sintetizzare una nuova missione che alla trasversalità dell’esposizione (meccanica agricola, zootecnia, energie rinnovabili, viticoltura e soluzioni ad alto tasso di tecnologia come digitalizzazione, biosolution, gestione razionale dell’acqua, robotica) affianca una significativa spinta verso internazionalizzazione e formazione, puntando a superare i numeri dell’edizione precedente (98.000 visitatori, 142 convegni, 838 espositori da 20 nazioni, 11 padiglioni occupati).È quanto emerso questa mattina nel corso del Fieragricola Day, evento organizzato da Veronafiere alle Cantine Zenato di Peschiera del Garda per presentare agli espositori le novità della 117ª edizione, in programma dal 4 al 7 febbraio 2026. «Veronafiere accelera sulla proiezione internazionale di Fieragricola, ampliando il network globale e rafforzando la presenza di top buyer qualificati – ha dichiarato Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere –. Solo nell’ultima edizione abbiamo accolto 8.000 operatori esteri da 79 Paesi, e attivato programmi di incoming con 80 top buyer da 28 mercati chiave. Per l’edizione 2026 l’obiettivo è consolidare e diversificare ulteriormente la presenza internazionale con un focus su aree ad alto potenziale in particolare, Spagna, Austria, Alpe Adria, Turchia, Europa Centro Orientale ed Eurasia, Nord Africa, Africa Subsahariana, America Latina».
Fieragricola 2026 segna un punto di svolta «Il claim “Full Innovation” riflette un’impostazione strategica chiara: abilitare un’agricoltura più competitiva, sostenibile e resiliente. Vogliamo offrire una piattaforma integrata, su innovazione tecnologica, sicurezza alimentare, adattamento climatico, nuovi modelli produttivi e organizzativi, con un forte investimento in formazione e sviluppo del capitale umano. Le sfide globali impongono risposte concrete: Fieragricola intende contribuire a costruirle», ha puntualizzato Rebughini. Fra tecnologia, digitalizzazione e spinta all’internazionalizzazione, una delle principali missioni sarà valorizzare il capitale umano. «Fieragricola 2026 sarà una piattaforma viva e specializzata, al servizio del settore agricolo e dei suoi protagonisti attraverso sistemi di analisi dati, tavoli di ascolto, profilazione intelligente, incoming qualificato, forum tematici in grado di offrire risposte in chiave di business e di formazione a visitatori specializzati quali agricoltori, allevatori, imprenditori agromeccanici, veterinari, operatori del settore delle energie rinnovabili, mangimisti, aziende agricole ad elevato tasso di specializzazione», ha specificato Valeria Santolin, exhibition manager B2B di Veronafiere. Fra conferme e novità, attenzione ai giovani imprenditori e agli studenti degli istituti agrari e delle Facoltà di Agraria, accordi con le principali associazioni di categoria del sistema agricolo nazionale, Fieragricola 2026 – anche grazie all’area Fieragricola Tech – presenterà un nuovo layout espositivo che coinvolgerà gli 11 padiglioni occupati, le aree dinamiche esterne e gli ingressi al quartiere fieristico. «Puntiamo a rafforzare la verticalizzazione dei diversi segmenti dell’agricoltura e della zootecnia, confermando il quadro di mostre ed eventi zootecnici internazionali – ha detto Matteo Pasinato, Event manager area Agritech di Veronafiere – offrendo focus specifici su temi che sono cruciali per rispondere alle sfide dell’agricoltura del futuro, con particolare attenzione a digital farming e gestione dei dati gestione dell’acqua e del territorio tecnologie, normative e policy in tema di agrivoltaico ed energie rinnovabili agricoltura rigenerativa rigenerazione del suolo del vigneto interoperabilità in agricoltura». Un’agricoltura che fa innovazione senza trascurare etica e responsabilità, come è nella storia di Cantine Zenato, fondata da Sergio Zenato, come ricordato dall’enologo Silvano Tempesta. Nel periodo di avvicinamento a Fieragricola 2026, spazio alla formazione (con webinar su tematiche specifiche e scenari di visione dell’agricoltura) e risposte concrete alle richieste dell’agricoltura del Mezzogiorno, grazie a roadshow in Sicilia (settembre), Puglia (ottobre), Campania (novembre), Lazio (dicembre), dopo quelli già realizzati in Sardegna (aprile) e Calabria (giugno)”. Importante annuncio ed importanti innovazioni, per una Fiera dell’Agricoltura, ormai, nota in tutto il globo, e punto d’incontro fra tecnici, agricoltori ed operatori, a livello internazionale, per ottenere il meglio, per la vita, dalla lavorazione della terra. Un Fieragricola, che favorisce incontri, scambio di idee e il meglio di quanto l’innovazione può offrire.
Pierantonio Braggio

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