Il più che centenario Cedro di Piazza Bra: posizionati i pali interrati che sosterranno la pianta Il delicato intervento, a cura di AMIA, Verona, in via di conclusione. Lo vedremo ancora…
“Il delicato intervento di messa in sicurezza definitivo del Cedro di piazza Bra si avvia a conclusione. L’imponente albero, oltre 150 anni d’età, alto circa 19 metri per un peso complessivo stimato di 16 tonnellate, continuerà a troneggiare nei giardini del salotto veronese, a pochi passi dall’Arena, e ad essere testimone del tempo. E dei tempi.
La pianta era risultata a immediato rischio crollo dalla perizia di stabilità svolta con urgenza a fine giugno grazie al rilevamento di uno dei giardinieri di AMIA che aveva notato un sollevamento preoccupante della zolla radicale. Ma in una struttura fisiologicamente sana. Da qui, la decisione del Comune su indicazione della Soprintendenza, di provare a salvarla. E di fare il possibile per tutelare e custodire questo importante albero, diventato uno dei simboli della piazza. La missione è stata affidata ad AMIA che sta coordinando il team d’intervento formato da più professionalità tra cui ingegneri, geologi, arboricoltori, archeologi. Ieri, trivellando il terreno e scendendo di circa due metri oltre al piano già raggiunto la scorsa settimana dagli scavi archeologici (necessari ad accertare che nei punti di scavo non ci fossero reperti), sono stati posizionati i pali interrati. Si tratta di 20 pali che nel pomeriggio di oggi sono stati cementati insieme da una gettata di calcestruzzo: materiale che sarà poi coperto dal terreno e dall’erba dell’aiuola. Da ciascuno dei tre punti, partirà un cavo d’acciaio a sostegno della pianta. Le funi saranno messe in tensione già giovedì. Verosimilmente con giovedì la gru da 100 tonnellate che da inizio lavori – lunedì 4 agosto – sta sostenendo l’albero e permettendo ai tecnici di lavorare in sicurezza, potrà lasciare la piazza. Contemporaneamente, anche l’area transennata: rimane da capire solo se le protezioni saranno rimosse del tutto o se, comunque ridotte in ampiezza, serviranno per qualche giorno ancora. È una valutazione che verrà fatta giovedì stesso dai tecnici, sulla base delle prove di tenuta che dipenderanno dalla durezza del calcestruzzo. Primissima azione d’intervento, la scorsa settimana, era stata la traslazione della Piastra al Deportato dalla sua sede originaria all’altro lato dell’aiuola, fronte Arena: un punto ancora più visibile che permette di valorizzare ulteriormente il monumento. “L’intervento è molto delicato, fin dall’inizio non sono mancate complicazioni che hanno decretato anche qualche variazione rispetto al progetto iniziale: si è optato infatti dopo la valutazione diretta della composizione del terreno per un numero maggiore di pali ma a una minore profondità, tenuti insieme dal calcestruzzo. A questo punto, i rischi e le incognite maggiori legate al tipo di intervento, su una pianta così grande, antica e con un apparato radicale in gran parte compromesso, dovrebbero essere superati e contiamo di concludere entro Ferragosto, addirittura con qualche giorno d’anticipo rispetto al cronoprogramma iniziale. Considerato il periodo di ferie e chiusure di molte aziende e l’esigenza di agire immediatamente, la salvaguardia di questa pianta centenaria è stata davvero una corsa contro il tempo”, spiega Francesco Donini, Dottore Forestale, Coordinatore Verde Verticale di AMIA”. Purtroppo, anche le piante hanno pregi e difetti e la loro vita, che ogni giorno, ci accompagna e ci rallegra, dipende da diversi fattori – nel caso, “apparato radicale, in gran parte, compromesso“ – creando, al tempo, anche seri problemi… Nella foto: parte del giardino di Piazza Bra, il cedro ed i lavori, in corso, per il suo salvataggio. Pierantonio Braggio