In dodici paginette, a cura di Gianni Carrabetta, illustrate e descritte le opere dello “Scultore dell’Amore”, Sergio Pasetto, dedicate agli shakespeariani Giulietta e Romeo.
Spesso, si legge molto e si rileva poco. Questa volta, siamo al contrario… Dodici pagine, in carta patinata, accompagnate da venticinque riproduzioni di artistiche formelle ¬¬– a cura di Gianni Carrabetta, collaboratore del Club di Giulietta, Verona – formano un elegante quadernetto, che riassume, in breve, ma, con chiarezza, la multiforme opera dello scultore veronese, Sergio Pasetto, dedicata alle misteriose, ma super note, figure di Romeo e di Giulietta. L’elegante volumetto inizia, già dalla copertina, presentando, sulla stessa, una foto della parlante scultura, che abbellisce Bussolengo, Verona, dal titolo: ”Le mani di San Valentino proteggono Giulietta e Romeo e tutti gli innamorati”. Un ingrandito dettaglio della stessa opera, a p. 2, propone gli storici Innamorati… Sempre a p. 2, in due foto, appare il noto “balcone”, accompagnato dalla scritta: D’ora in poi, chiamami ”amore” ed io non sarò più, per te, Romeo, perché così mi hai ribattezzato”… La pagina 3 propone, molto correttamente, l’ammiratissimo busto pasettiano di William Shakespeare (1564-1616), che incontriamo appeso, sul lato destro dei Portoni della Bra, Verona, avendo accanto una lastra in marmo, portante la nota scritta del drammaturgo inglese: "There is no world without Verona walls, But purgatory, torture, hell itself. Hence-banished is banish'd from the world, And world's exile is death”... - Non esiste mondo fuori dalle mura di Verona, ma purgatorio, tortura ed inferno. Chi è bandito da qui, è bandito dal mondo e l’esilio dal mondo, è morte. Sotto la foto del busto, ancora, a p. 3, Pasetto presenta le sue dieci formelle giuliettiane, raccontando, attraverso le stesse, la sua visione, ottimamente raffigurata, del dramma dei due shakespeariani giovani… Nelle pagine seguenti, le formelle ingrandite, una ad una, accompagnate da breve descrizione di quanto, sulle stesse, rappresentato… In breve: formella 1: Verona, città dell’Amore formella 2: Romeo e Giulietta, in una festa di coppie danzanti, s’incontrano… formella 3: Giulietta sul balcone, che Romeo fatica a raggiungere… formella 4: Fra’ Lorenzo celebra il segreto matrimonio… formella 5: duello fra Romeo e Tebaldo, in Piazza dei Signori formella 6: la leggendaria notte d’amore… Formella 7: Romeo, in fuga, verso Mantova, fuori delle mura di Verona…, un ‘fuori’, in cui, non “non esiste mondo”, scrisse Shakespeare… formella 8: Giulietta assorbe il filtro della morte… formella 9: la tomba…, nella cripta formella 10: la tragedia è compiuta… Il destino di morte si è trasformato nella testimonianza più alta di vita… A p. 9, grande opera, contenente cinque formelle, ora nei giardini di Piazza Bra e, copia in Russia, raffiguranti, rispettivamente: Verona, nel suo complesso artistico il già, sopra citato, momento di danze e l’incontro, fra i due giovani il balcone, con Giulietta e Romeo Fra’ Lorenzo, che porge il veleno, e la leggendaria notte d’amore, dianzi, menzionata. Completano, a p.11, l’interessante libretto, le riproduzioni delle formelle, aventi, per sfondo, ancora, punti caratteristici della tragedia shakespeariana: Verona città, Romeo, Giulietta ed il bacio, avendo alle spalle il campanile di San Zeno e la Torre dei Lamberti, mentre, sotto gli stessi, parte della romana arena fuga di Romeo e morte di Tebaldo. Tali tre ultime formelle sono visibili rispettivamente, in via Dietro Pallone, in via Arche Scaligere – casa di Romeo – e in Corso Cavour. Chiude la piccola, bella, guida una giovanile fotografia dello Scultore veronese.
Pierantonio Braggio