Il Cedrus Libani di piazza Bra, Verona: conclusa la messa in sicurezza del secolare albero
“Il delicato intervento di messa in sicurezza definitivo del Cedro di piazza Bra è felicemente e rapidamente concluso. Alto quasi 20 metri e con un peso stimato, di 16 tonnellate, il Cedrus Libani, con i suoi oltre 150 anni d’età, è uno degli ultimi esemplari dell'impianto originario dei Giardini di piazza Bra, realizzati alla fine del XIX secolo, precisamente nel 1873. L’albero è ora ancorato a terra in tre punti, con diciannove grandi anelli, fissati in cemento, dai quali si dipartono, verso i possenti rami, funi d’acciaio. La gru che ne ha sostenuto il peso, nei 9 giorni lavorativi, lascerà piazza Bra e l’area transennata verrà ridotta. La prossima settimana, il cordolo protettivo sarà ulteriormente stretto e coinciderà con il perimetro dell’aiuola, per permettere all’interno le operazioni di ripristino di terreno e manto erboso. Sarà posizionato inoltre un pannello informativo che racconterà la storia del Cedro e la corsa contro il tempo per la sua messa in sicurezza: bacheca informativa, tradotta anche in inglese, che ha l’obiettivo di illustrare – anche tramite un video scaricabile attraverso qrcode – le fasi del progetto. La pianta era risultata a immediato rischio crollo dalla perizia di stabilità svolta con urgenza a fine giugno, grazie al rilevamento di uno dei giardinieri di AMIA che aveva notato un sollevamento preoccupante della zolla radicale. Ma in una struttura fisiologicamente sana. Queste, in estrema sintesi gli esiti della perizia di stabilità. Da qui, la decisione del Comune su indicazione della Soprintendenza, di provare a salvarla. E di fare il possibile per tutelare e custodire questo importante albero, diventato uno dei simboli della piazza. La missione è stata affidata ad AMIA che ha coordinato il team d’intervento formato da più professionalità tra cui il dottore forestale Francesco Donini, coordinatore del Verde Verticale di AMIA e dei lavori in oggetto, l’ingegner Guido Simiele, l’archeologo Davide Brombo, l’arboricoltore Nicola Bussola. I tre punti di ancoraggio a terra, si spiega, sono tenuti insieme da un sistema di 20 pali (rispettivamente 9, 5 e 6) interrati a una profondità di circa 4 metri e con una base di calcestruzzo per una maggior tenuta complessiva. Da ciascuno dei tre punti, parte il cavo d’acciaio fissato all’albero con dei fascioni. Questi, insieme alle funi d’acciaio, sono gli elementi che rimangono visibili mentre il resto è interrato e coperto. Primissima azione d’intervento, la scorsa settimana, era stata la traslazione della Piastra al Deportato dalla sua sede originaria all’altro lato dell’aiuola, fronte Arena: un punto ancora più visibile che permette di valorizzare ulteriormente il monumento. “L’intervento è stato delicato, fin dall’inizio non sono mancate complicazioni che hanno decretato anche qualche variazione rispetto al progetto iniziale: si è optato infatti dopo la valutazione diretta della composizione del terreno per un numero maggiore di pali ma a una minore profondità, tenuti insieme dal calcestruzzo. Considerato il periodo di ferie e chiusure di molte aziende e l’esigenza di agire immediatamente, la salvaguardia di questa pianta centenaria è stata davvero una corsa contro il tempo”, evidenzia Francesco Donini, Dottore Forestale, Coordinatore Verde Verticale di AMIA. “Ringrazio l’ufficio del Verde del Comune ed il suo braccio operativo AMIA con cui, nel minor tempo possibile, abbiamo trovato le soluzioni per tutelare il Cedro. Un lavoro delicato che è stato possibile grazie alla sensibilità degli attori in campo. Ringrazio anche il Sindaco per la sensibilità dimostrata verso il nostro patrimonio arboreo”, è l’intervento dell’assessore ai Giardini, Federico Benini. “Con oggi i lavori di messa in sicurezza del Cedro sono terminati. È stato un intervento commissionato dalla Direzione Verde del Comune di Verona e realizzato da AMIA con le indicazioni della Soprintendenza. Per ora gli scavi rimarranno, aperti per monitorare i movimenti della pianta e poi ci sarà un progetto di copertura, condiviso con la Soprintendenza”, aggiunge Luigi Fiorio, responsabile pdell’Ufficio Verde Pubblico e Arredo urbano del Comune”. Operazione, dunque, eseguita, con ogni attenzione e rapidità. Importante è, ora, che il cedro, magnifico arboreo monumento, mantenga la sua robustezza e che non peggiori la situazione della sua ”zolla radicale”. Nella foto: il gruppo d’intervento all’antico Cedrus Libani, “’n Bra”.
Pierantonio Braggio