Consorzio Vini Valpolicella: garantire sostenibilità socioeconomica alle imprese e mantenere equilibrio in un mercato in tensione. La Valpolicella punta su contenimento e promozione
Valpolicella, 26 agosto. Equilibrio del mercato e giusta reddittività ai produttori. Sono i temi che il Consorzio tutela vini Valpolicella porterà all’ordine del giorno del comitato prezzi della filiera, che riunisce i rappresentanti delle aziende viticole e le associazioni di categoria, in programma domani 27 agosto presso la sede dell’ente, per discutere e delineare strategie comuni per affrontare un contesto macroeconomico complesso, tra dazi e calo dei consumi su scala globale. Uno scenario incerto da cui scaturiscono decisioni di politica produttiva della principale denominazione Rossa del Veneto che ha confermato la linea di contenimento delle rese produttive con il limite fissato a 100 quintali per ettaro per i prossimi tre anni. Obiettivo: mantenere i prezzi in tensione e garantire la sostenibilità economica delle imprese del territorio. “Difendere la sostenibilità economica della filiera – afferma Christian Marchesini, presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella – significa continuare a governare l’offerta, in un momento in cui il mercato chiede sempre più selezione. Abbiamo il dovere di proteggere il valore del lavoro dei nostri viticoltori e delle nostre cantine”. Accanto alla gestione produttiva, il Consorzio rafforzerà ulteriormente le attività promozionali sui mercati target, Italia compresa. “La Valpolicella – prosegue Marchesini - può infatti rispondere alle nuove tendenze di consumo con vini freschi, più leggeri, serviti a basse temperature. Una evoluzione che punta a salvaguardare anche il valore dei nostri vini”. Qualche dato, sulla produzione vinicola della Valpolicella. Oltre 2400 aziende tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori, operano, su un territorio, che si estende in 19 comuni della provincia di Verona, dalla Valpolicella, fino alla città scaligera, che detiene il primato del vigneto urbano più grande dello Stivale: 8621 ettari di vigneto e un giro d’affari di oltre 600 milioni di euro, di cui, più della metà riferiti alle performance dell’Amarone. È l’istantanea del Consorzio per la tutela dei vini Valpolicella che, con oltre il 70% di rappresentatività, tutela e promuove la denominazione in Italia e nel mondo. La situazione d’oggi, caratterizzata da minore consumo e, purtroppo, dalla questione, non ancora precisata, dei dazi trumpiani, preoccupa non poco. Alla luce di quanto sopra, importante è, come si sta facendo, provvedere tempestivamente a misure di contenimento di possibili perdite e gettando il seme, per il futuro, mettere in atto fattori innovativi, come sopra proposto, tali da poter fare positivamente a questo momento difficile.
Pierantonio Braggio