31. Film Festival della Lessinia Successo di pubblico al Film Festival della Lessinia
Successo di pubblico per il Film Festival della Lessinia. La trentunesima edizione della rassegna cinematografica internazionale dedicata a vita, storia e tradizioni in montagna, che si è conclusa il 31 agosto a Bosco Chiesanuova, ha superato la soglia delle 30mila presenze, con la media di circa 3mila spettatori e visitatori al giorno, a cui restano da conteggiare gli spettatori on line sulla piattaforma MyMovies, dove 35 film del Festival sono visibili fino al prossimo 7 settembre.
In particolare sono cresciuti del 12% gli spettatori alle proiezioni in presenza, passando da 8.014 a 9.005, e del 36% quelli degli eventi culturali dal vivo, passando da 5.125 a 7.003. Più che triplicati sono i visitatori alle mostre, con la sola Cent’anni nell’abisso, realizzata per l’anniversario primo secolo dall’esplorazione della Spluga della Preta, che è stata visitata da 2.135 persone.
I visitatori degli eventi e degli spazi della Piazza del Festival hanno sostanzialmente tenuto rispetto all'edizione 2024, caratterizzata da 10 giorni di sole e temperature estive, attestandosi quest'anno intorno alle 1.000 presenze giornaliere, nonostante i giorni di pioggia di quest’anno e le temperatura molto al di sotto della media stagionale.
«Abbiamo vissuto un Festival con temperature autunnali e pioggia quasi ogni giorno, eppure i numeri sono in crescita rispetto al 2024, quando il sole ha splenduto per 10 giorni. Mai, a inizio Festival, con nebbie e temperature che parevano quelle di novembre, avrei pensato di superare i numeri dello scorso anno. Il dato per me più significativo è quello degli spettatori alle proiezioni e agli eventi culturali che sono il vero cuore, l’anima del Festival», commenta il direttore artistico Alessandro Anderloni, che annuncia le date della trentaduesima edizione, dal 21 al 30 agosto 2026.
«Con il calo brusco delle temperature, dopo Ferragosto la Lessinia si è svuotata. Il Festival ha allungato l’alta stagione a Bosco Chiesanuova. Paese che ho sentito sempre più vicino alla rassegna – continua –. L’amministrazione, le associazioni e gli esercizi commerciali sono stati al nostro fianco con il sostegno economico, la collaborazione, l’incoraggiamento. È la strada che questo evento deve compiere se vuole garantirsi un futuro: consolidare il radicamento alla propria terra, tessere legami con il tessuto sociale e consolidare la qualità e l’apertura internazionale del programma culturale».
Il sindaco di Bosco Chiesanuova, Claudio Melotti, sottolinea: «Si è chiusa un’edizione che ha avuto il coraggio di affrontare un tema complesso e delicato come quello dei confini. E, inevitabilmente, degli attuali conflitti mondiali. Il Comune di Bosco Chiesanuova ha ribadito di ripudiare la guerra, ogni guerra, qualsiasi parte del mondo coinvolga, anche quelle a cui è riservata meno attenzione mediatica. Con la violenza non si costruisce nessun futuro giusto. Mentre tutti dovremmo adoperarci per un mondo più equo, che rispetta la dignità delle persone e l’ambiente che ci ospita». Melotti ringrazia Mariagrazia Bregoli, direttrice del Carcere di Verona, per il premio che ha voluto conferire al primo cittadino: una fioriera realizzata con materiale di recupero all’interno della Casa circondariale. «Un’immensa emozione, che premia il lavoro di tanti anni e che condivido con il Comune di Bosco Chiesanuova, amministrazione, uffici, popolazione che si sono spesi per promuovere l’integrazione e il superamento dei pregiudizi».
A proposito di confini, tema dell’edizione appena messa in archivio: «Questo non è soltanto il Film Festival della Lessinia ma è il Film Festival di Verona – conclude Anderloni –. La città è accorsa a Bosco Chiesanuova e ne siamo riconoscenti. Spero che Verona senta questa manifestazione come propria e, se nei prossimi anni intende investire nel Cinema, che sostenga il Film Festival della Lessinia che, dati alla mano, dopo la Mostra del Cinema di Venezia è il più grande e rilevante della Regione Veneto».