Tosi (Fi): "Perplessità sul nuovo sistema alert di Aoui Verona, che rischia di spostare il problema sulle vittime, cioè medici, infermieri e operatori sociosanitari. Si ricorra a personale qualificato quale la vigilanza privata”
Verona 16 settembre. “Il nuovo sistema alert dell’Azienda Ospedaliera di Verona? L’auspicio ovviamente è che funzioni, perché l’incolumità di medici, infermieri e operatori sociosanitari è la priorità assoluta. Però qualche perplessità sull’iniziativa c’è: credo sia rischioso delegare di fatto al personale sanitario mansioni di pubblica sicurezza. Potrebbe creare ulteriori pericoli per gli stessi dipendenti. Se si scatena una rissa, o se l’aggressore fosse armato di coltello o qualche oggetto contundente, come puoi chiedere a un medico o a un infermiere di intervenire? Troviamo sbagliato chiedere alle vittime di risolversela da sole. Credo invece che la Regione dovrebbe investire qualche decina di migliaia di euro per la vigilanza privata, quindi guardie giurate armate, come accade in Trentino-Alto Adige in tutti i Pronti Soccorso. In un bilancio da centinaia di milioni di euro per azienda, parliamo di un costo irrisorio. Ognuno deve svolgere le mansioni per cui è preparato”.
Lo afferma l’europarlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia Flavio Tosi, in merito all’iniziativa di AOUI Verona di dotare il personale sanitario di dispositivi wireless per essere localizzati istantaneamente in caso di pericolo dai colleghi più vicini.
“Sostanzialmente – continua Tosi – si sposta sulle vittime di aggressioni la risoluzione del problema. Non lo trovo giusto. Invece andrebbe coinvolto personale qualificato. Nel caso di aggressioni o risse serve l’intervento di chi è preparato ad affrontare situazioni del genere. Penso in primis alle forze di Polizia, che però per limiti di organico non possono coprire tutte le potenziali situazioni di rischio per questo sarebbe utile dotarsi di presidi fissi di guardie giurate”.