Avicoltura: fermo produttivo nelle zone “B”. Coldiretti chiede ristori certi e tempestivi. Zen (Consulta avicola): “Senza copertura finanziaria, a rischio la tenuta del settore”
Coldiretti si schiera in prima linea nella lotta contro le patologie che minacciano gli allevamenti avicoli, organizzando una serie di incontri cruciali per supportare gli allevatori nella difesa e messa in sicurezza delle loro attività. Presso la sede di Coldiretti Verona, si è svolto il primo di due incontri dedicati alla prevenzione. Erano presenti i massimi esperti del settore che hanno condiviso indicazioni essenziali per la gestione degli allevamenti in vista della stagione autunnale: Salvatore Catania, dirigente dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie, ha sottolineato che «La biosicurezza è un concetto di base che va seguito tutti i giorni e non solo in emergenza». Tommaso Patregnani, responsabile del settore veterinario dell’ULSS 9, ha evidenziato come la strategia di gestione adottata in precedenza abbia dato risultati tutto sommato positivi, mantenendo i danni complessivamente contenuti lo scorso anno. «Lavoriamo insieme, perché la gestione venga mantenuta e replicata sempre per poter fronteggiare ogni eventuale emergenza» - ha sottolineato. Mercoledì 1 ottobre, la Regione Veneto e i rappresentanti della filiera avicola si sono incontrati per discutere le misure previste dal nuovo Piano di gestione dell’influenza aviaria per la stagione 20252026, introdotto da un recente decreto ministeriale. Coldiretti Veneto ha partecipato all'incontro con i rappresentanti veronesi della consulta regionale, guidati da Cristina Zen. Il piano regionale prevede tre diverse modalità di applicazione per circa 20 aziende situate nelle cosiddette “zone B”: il blocco totale dell’attività, la sospensione temporanea della produzione, oppure la riconversione dall’allevamento di tacchini maschi a quello di femmine. «Gli allevatori stanno dimostrando, ancora una volta, grande responsabilità e senso del dovere – ha dichiarato Cristina Zen – accettando misure, che incidono profondamente sulla propria attività economica per salvaguardare l’intero sistema avicolo nazionale. Tuttavia, è indispensabile che a questi sacrifici corrispondano ristori concreti, adeguati e soprattutto rapidi». «Accogliamo positivamente il fatto che il Ministero abbia previsto, a differenza dell'anno scorso, specifici ristori per le aziende coinvolte – ha aggiunto Zen – ma senza un’immediata copertura finanziaria, si rischia di compromettere la tenuta del comparto. Serve uno sforzo congiunto da parte della Regione e del Governo per attivare procedure snelle, meccanismi di indennizzo rapidi e, se necessario, anticipi per coprire le spese correnti». Nel frattempo, Coldiretti Veneto continua a organizzare appuntamenti tecnici, sul territorio, per l’aggiornamento sulla biosicurezza negli allevamenti: il prossimo si terrà a Isola Rizza martedì 7 ottobre”. Auguriamo agli Allevatori che pervengano loro, rapidamente, le coperture necessarie, ben comprendendo il loro impegno e il loro non facile compito.
Pierantonio Braggio