La Collina dei Ciliegi presenta il nuovo Supervalpantena rosso “Prea”
La Valpantena è una delle zone più in ascesa della Valpolicella: qui, tra boschi, prati e vigneti ha sede l’azienda vitivinicola La Collina dei Ciliegi. L’azienda rappresenta il sogno realizzato di omaggiare le origini della famiglia Gianolli. Massimo Gianolli, biellese-milanese, è un imprenditore della finanza ed è grazie a suo padre Armando Gianolli, che sulle colline di Erbin ha trascorso un’infanzia felice. Nel 2005 è uscito il primo Amarone della cantina, che ha dato origine all’avventura vinicola mettendo al centro la Valpantena. Un vero e proprio tributo al piccolo borgo di Erbin, nel cuore della Valpantena, con 56 ettari di proprietà di cui 31 a vigneto ed una cantina di vinificazione con cementi, acciai, anfore e legni con vendita di Amarone en primeur. Non solo vino, ma anche un bellissimo wine resort Ca’del Moro con camere e suite raffinate, un ristorante fine dining, un maneggio, percorsi di trekking, mountain bike… tutto immerso in un paesaggio incontaminato.
A questo grande progetto che include i vini tipici della Valpolicella, si è aggiunto il progetto vitivinicolo “super-Valpantena” avviato nel 2016. “Nella primavera del 2016 – racconta Massimo Gianolli – dall’analisi congiunta con Christian Roger sui vini sino a quel momento prodotti e sui fondamentali pedoclimatici che caratterizzano Erbin, nacque la convinzione che la Collina dei Ciliegi potesse rappresentare un nuovo e innovativo progetto vitivinicolo anche spingendo la ricerca enologica al di fuori dei confini della Doc: a tal fine Christian propose di coinvolgere fin da subito Lydia e Claude Bourguignon, scienziati del terroir e agronomi di fama internazionale.” L’obiettivo di Massimo è produrre vini di terroir, estrattori del valore di quella particolare collina senza seguire le richieste di mercato. Inizia così il racconto di un’avventura che ha portato alla nascita di due grandi vini: il Prea Bianco, presentato poco più di un anno fa, ed il nuovo Prea Rosso Verona Igt annata 2021. Il suo nome “Prea” viene da pietra, in dialetto veronese, dal terroir da cui ha origine. Il Prea Bianco unisce Garganega, Pinot Bianco e donnay, affinati due anni in cemento e ceramica.
Il nuovo Prea Rosso ottenuto da un blend di Corvina Veronese e Teroldego coltivati oltre i 600m, fermenta in vasche di cemento dove avviene anche la malolattica. L’affinamento avviene in barrique e in tonneaux di rovere francese e una piccola parte affina in anfora di terracotta per circa 24 mesi. Segue un anno di affinamento in vasche di cemento prima dell’imbottigliamento. Prea Rosso, è stato descritto come un «traducteur del terroir» e un «vino quasi di montagna», con elevata acidità e salinità perfetta. Prea, dal colore rosso rubino brillante, offre al naso una complessità di aromi fruttati e floreali, visciola, piccoli frutti rossi selvatici, ribes rosso, peonia, seguono sentori di erbe officinali come rosmarino, pepe, pietra e gesso che si traduce in mineralità. Un vino elegante, fine e fresco, con tannini giovani e che sicuramente avrà una lunghissima longevità. Grazie alla spiccata mineralità e acidità, data dal suolo, è un vino gastronomico e versatile.
https:www.lacollinadeiciliegi.it
Valentina Bolla