Cedro di piazza Bra: sopralluogo, a due mesi dalla fine lavori, che gli consentono sicuro equilibrio
Scrive AMIA, Verona :“Il punto è stato fatto nei giorni scorsi con gli esperti arboricoltori e con il team che si è occupato del complesso intervento di messa in sicurezza. La struttura è in equilibrio, nessuna criticità. È stato inoltre apposto stamattina un nuovo pannello informativo con un qrcode, che riporta a un video emozionale redatto da AMIA, online sul canale Youtube dell’azienda, che racconta la storia dell’albero centenario. Il sistema albero è in equilibrio sia dal punto di vista statico della struttura istallata per trattenerlo – un complesso sistema di tiranti ancorati a terra –, sia dal punto di vista della chioma e del consolidamento fatto nel 2023, in occasione della precedente sbrancatura. Non si rilevano criticità. Protagonista del sopralluogo, che ha riunito nei giorni scorsi in piazza Bra gli esperti arboricoltori, periti, ingegneri e il team che si è occupato nei mesi estivi della sua messa in sicurezza è lo storico Cedrus Libani dei Giardini. La pianta sarà ora periodicamente monitora, ma l’intervento può dirsi ufficialmente riuscito e concluso. Alto quasi 20 metri e con un peso stimato di 16 tonnellate, il Cedro della Bra con i suoi oltre 150 anni d’età, è uno degli ultimi esemplari dell'impianto originario dei Giardini della principale piazza cittadina, realizzati alla fine del XIX secolo, precisamente nel 1873. Ora, a mostrarne la storia raccontata in “prima persona” è un video realizzato da AMIA che può essere visualizzato inquadrando il qrcode affisso sul nuovo pannello informativo fissato ieri ai piedi del grande albero. E che può essere guardato anche sulla pagina YouTube AMIA Verona. La pianta era risultata a immediato rischio crollo dalla perizia di stabilità svolta con urgenza a fine giugno, grazie al rilevamento di uno dei giardinieri di AMIA che aveva notato un sollevamento preoccupante della zolla radicale. Ma, in una struttura fisiologicamente sana. Da qui, la decisione del Comune in accordo con la Soprintendenza, di provare a salvarla. E di fare il possibile per tutelare e custodire questo importante albero, diventato uno dei simboli della piazza. La missione è stata affidata ad AMIA che ha coordinato il team d’intervento formato da più professionalità. I tre punti di ancoraggio a terra sono tenuti insieme da un sistema di 20 pali (rispettivamente 9, 5 e 6) interrati a una profondità di circa 4 metri e con una base di calcestruzzo per una maggior tenuta complessiva. Da ciascuno dei tre punti, parte il cavo d’acciaio fissato all’albero con dei fascioni. Questi, insieme alle funi d’acciaio, sono gli elementi che rimangono visibili mentre il resto è interrato e coperto. Primissima azione d’intervento, era stata la traslazione della Piastra al Deportato dalla sua sede originaria all’altro lato dell’aiuola, fronte Arena: un punto ancora più visibile che permette di valorizzare ulteriormente il monumento”. Interessante, il comunicato, di cui sopra, con notizie positive, sulla vita del prestigioso Cedrus Libani, che potremo ammirare, quindi, per lungo tempo. Importante è, pure, sapere, anche, che l’antico albero sia sotto costante attenzione, onde goda di buona salute.
Pierantonio Braggio