A Verona, il “Bookwalk”, primo festival letterario conviviale. Dal caffè all’aperitivo, fino alla cena con l’autore: la letteratura incontra la convivialità, nel cuore di Verona. In novembre, debutta la prima tappa di un viaggio triennale, tra narrativa e
“Verona, 27 ottobre 2025. C’è un tempo in cui le storie vogliono uscire dalle pagine, camminare tra la gente, respirare il profumo del caffè e mescolarsi al tintinnio dei bicchieri. Quel tempo è novembre, quel luogo è Verona, e quell’occasione è Bookwalk, il primo festival letterario conviviale diffuso nei locali della città. Dal 12 al 18 novembre, i libri non resteranno sugli scaffali: entreranno nei caffè, nei ristoranti e nei locali storici di Verona per incontrare le persone là dove la vita accade, attorno a un tavolo. Un modo nuovo di vivere la letteratura: intimo, urbano, autentico. È la prima volta in Italia. Bookwalk, il cui fil rouge di questo primo anno è il tema “senza radici non si vola”, unisce cultura e convivialità, radici e visione. Sette giorni di appuntamenti e trenta scrittori per riscoprire il piacere di leggere e di ascoltare, in un ritmo slow, tra caffè struggenti, tea royal, cene con l’autore, aperitivi letterari, brunch e reading party, fino a un convegno sull’editoria e un laboratorio di scrittura sensoriale. Ideazione e sostenitori. Bookwalk nasce da un’idea della giornalista e scrittrice Anna Martellato, ed è realtà grazie al sostegno e alla collaborazione di Food Democracy, che ne è anche l’organizzatore, il gruppo di ristorazione guidato da Michael Cortelletti, da sempre promotore di cultura, convivialità e valorizzazione dei talenti e dei luoghi di Verona. Il festival è possibile grazie al sostegno di AGSM AIM, main partner dell’iniziativa, che condivide la visione di un’energia capace di illuminare anche le parole. Accanto a loro, Inlingua Verona, sponsor dell’intero festival, e una rete di partner di viaggio – artigiani, librerie e realtà locali – che con cura e passione contribuiscono a rendere unico ogni appuntamento. Le parole e i luoghi. Casa Mazzanti Caffè in Piazza Erbe, la Sala Futurista del ristorante Olivo1939 e locali storici come Impero, La Costa in Bra, Altro Impero e il suggestivo Re Teodorico diventeranno scenari vivi, dove le storie e gli autori incontrano i lettori e si intrecciano con i profumi e le atmosfere di Verona.Un festival, tante voci. Trenta autori in sette giorni: dai nomi noti della narrativa come Wanda Marasco, vincitrice del Premio Campiello, Antonio Caprarica, Cristina Caboni, Paola Calvetti, Simone Tempia, Silvia Montemurro, Elisa Motterle, Romina Casagrande e, in arrivo dagli USA, David Blixt, fino alle nuove firme della narrativa italiana. Accanto a loro, giornalisti, editor, docenti e talent scout nel convegno “La qualità della leggerezza: informazione ed editoria tra marketing e contenuti”, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona e accreditato come corso di formazione all’Ordine dei Giornalisti”. Un’importante novità culturale, per la Verona, già patria di “cultura”… Il libro, i suoi contenuti, il suo autore, saranno sotto la lente, di chi ama leggere, considerare, riflettere e consultare, per trovare momenti di serenità, per conoscere racconti e aspetti di quanto ci circonda, esperienze e storia. Un tutto importante, in un tempo, il nostro, in cui il cartaceo sembra dimenticato, mentre “il libro”, che non ha mai fretta d’essere letto, mantenendo la sua validità, si conferma un grande amico, che consente piacevole lettura, e ottimo, spesso, costruttivo passatempo.
Pierantonio Braggio