Siglato a Verona il rinnovo economico del CCNL tra Confimi Meccanica e FIM CISL
È stato firmato nei giorni scorsi, nella sede di Confimi Apindustria Verona, l’accordo tra Confimi Meccanica e FIM CISL per il rinnovo economico del CCNL delle piccole e medie imprese meccaniche. L’intesa, raggiunta dopo la ripresa del confronto avvenuta lo scorso inizio ottobre, prevede un incremento retributivo di 100 euro per il biennio 2025-2026, a tutela del potere d’acquisto dei lavoratori e della competitività delle aziende del settore.
Il presidente di Confimi Apindustria Verona, Claudio Cioetto, esprime soddisfazione per il risultato ottenuto: «L’accordo è un segnale concreto di attenzione verso i lavoratori, che rappresentano il vero motore delle nostre PMI, e costituisce un passo importante per garantire stabilità al contratto collettivo. Il dialogo con la FIM CISL è stato costruttivo e proseguirà nei prossimi mesi».
Ora l’auspicio, continua il referente del Settore Metalmeccanico Luca Ghibellini, «è proseguire le trattative per discutere non sono dell'aspetto economico ma anche della qualità del lavoro, così da dare seguito a un contratto che sia valido per i prossimi tre anni».
Chiara Faccioli, funzionario dell’Ufficio Relazioni Industriali di Confimi Apindustria Verona che ha preso parte ai tavoli negoziali, sottolinea, inoltre, che restano ancora alcuni temi da definire e approfondire: «Sono necessari ulteriori confronti su vari aspetti. La trattativa continuerà sulle questioni normative e organizzative contenute nella piattaforma sindacale: dall’inquadramento unico alla disciplina dei contratti a termine, fino alla contrattazione di secondo livello, al welfare aziendale e alla formazione continua».
«Era fondamentale intanto inviare un messaggio chiaro al comparto e ai lavoratori, soprattutto sul piano economico», conclude Cioetto. Il tavolo negoziale tra Confimi Meccanica e FIM CISL tornerà a riunirsi il prossimo 19 novembre e il 9 dicembre, con l’obiettivo di proseguire il confronto sul rinnovo complessivo del CCNL, in un contesto economico ancora critico per le PMI del settore meccanico.