UN MAGICO INVERNO. Bianche emozioni dalla Collezione Salce
Treviso. Come gli eventi sportivi, e con essi eventi olimpici, hanno contribuito a rivoluzionare la percezione dell’inverno, che da stagione da temere si è mutato a momento da godere? All’interrogativo si propone di dare seguito l’originale mostra “Un magico inverno. Bianche emozioni dalla Collezione Salce” dal 21 novembre 2025 al 29 marzo 2026. L’esposizione è promossa dalla Direzione regionale Musei Nazionale del Veneto (Ministero della Cultura) (Direttore Daniele Ferrara), in collaborazione con una pluralità di realtà nazionali e territoriali, ed è curata da Elisabetta Pasqualin, da un concept di Sergio Campagnolo
Il percorso espositivo si dipana in entrambe le sedi del Salce, in Santa Margherita e al San Gaetano.
Protagonisti della mostra in Santa Margherita sono naturalmente i manifesti storici, patrimonio del Museo trevigiano. Ne vengono esposti alcuni di notissimi, veri capisaldi della storia della comunicazione turistica, accanto ad una ampia selezione di manifesti mai sino ad oggi esposti e restaurati per l’occasione. Danno il polso di come comunicavano la stagione invernale le più note località alpine della penisola, ma anche rinomate mete del turismo invernale internazionale, fino alle stazioni sciistiche di Romania e Polonia. Manifesti che sono la testimonianza del crescere di interesse dell’inverno e degli sport invernali in una società che cominciava a porsi il problema del tempo libero e di un inverno attivo e socialmente appagante, dopo anni difficili.
La stagione più invisa dell’anno, non solo viene accettata senza timori, alla stregua delle altre, ma diventa testimonial di diversi prodotti che nulla hanno a che vedere con le montagne innevate o gli sport che vi si praticano. Così prodotti di largo consumo utilizzano la magia dell’invero per imporsi sul mercato delle città. Alle pareti della chiesa di Santa Margherita immagini d’epoca ricordano l’inverno difficile d’un tempo, l’emigrazione delle aree di montagna, poi il nascere del turismo invernale e, con esso, di attività che realizzano ciò che serve per godere la montagna d’inverno. Qui il racconto si sofferma sulla nascita, e l’imporsi, nel montebellunese del Distretto dello Scarpone, oggi Sportsystem.
L’abside del Santa Margherita è riservata ad un omaggio a Cortina 1956, con la torcia olimpica del tempo e le immagini di quell’evento giustamente ritenuto storico. Fu la prima Olimpiade invernale a godere di una diretta televisiva, la prima ad accogliere l’e Sovietica. Fu anche un memorabile evento sportivo e allo stesso tempo appuntamento mondano internazionale, celebrato da tutti i giornali dell’epoca.
Al San Gaetano vengono attivati alcuni focus di approfondimento. Sui prodotti del Distretto dello Scarpone che hanno fatto storia, esemplificati dallo scarpone della Dolomite realizzato per Alberto Tomba. Qui lo scarpone da lui firmato.
Poi sulle Olimpiadi come colossale evento non solo saporivo, con un focus riservato a Marco Balich, l’ideatore e realizzatore delle più belle cerimonie di apertura o chiusura dei giochi olimpici: ben 16 sono quelle da lui firmate. E ancora uno spazio riservato ai giovani creativi sono esposti i poster ideati, a seguito di un concorso nazionale bandito dal Ministero della Cultura, da giovani grafici. E infine un omaggio al più grade cartellonista di tutti i tempi, Renato Casaro, recentemente scomparso. Di lui viene presentato, all’interno della sala permanente a lui riservata, il bozzetto originale di “Vacanze di Natale”, a ricordare come anche il cinema sia stato contagiato dalla stagione invernale, usando il paesaggio alpino innevato a sfondo di storie leggere e spensierate che riempivano le sale cinematografiche durante le festività.
La mostra è accompagnata da un ampio catalogo Edizioni Antiga con interventi della curatrice Elisabetta Pasqualin e di Diego Cason, Marzio Favero, Francesca Sfoggia, Massimo Spampani e Marco Balich.
L’esposizione è inserita nel programma della Cultural Olympiad della Fondazione Milano Cortina 2026, il programma multidisciplinare, plurale e diffuso che animerà l’Italia per promuovere i valori Olimpici attraverso la cultura, il patrimonio e lo sport, in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali che l’Italia ospiterà rispettivamente dal 6 al 22 febbraio e dal 6 al 15 marzo 2026.