Giornata contro la violenza sulle donne, Centro Antiviolenza Aoui Emergenza non solo sanitaria: 42 vittime nel 2024, 33 nel 2025 ad oggi
Verona, 24 novembre 2025
Anche quest’anno, in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, il personale dell’Ospedale della Donna e del Bambino ha aderito all’iniziativa un ’Posto Occupato’, riservando un posto concreto a tutte le donne vittime di violenza all’interno della hall del Polo Chirurgico Confortini, nei padiglioni 29 e 30, nella sala di attesa degli ambulatori e del Pronto Soccorso Ostetrico-Ginecologico.
Il Pronto Soccorso Ostetrico-Ginecologico di Borgo Trento è sede del Centro Antviolenze che è Centro di riferimento provinciale per l’assistenza sanitaria delle donne inviate anche dagli altri ospedali veronesi. Il Centro ha accolto in 15 anni più di 300 vittime di violenza, di cui 41 nel 2023, 42 nel 2024 e 33 nel 2025 fino ad oggi.
Come funziona il Centro Antiviolenza Aoui. Le donne vengono accolte in un ambiente appositamente allestito e separato dalla comune attività clinica, seguite da solo personale sanitario femminile con esperienza specifica nell’aiuto durante le prime fasi che seguono il dramma della violenza. La presa in carico multidisciplinare prevede le visite da parte di specialisti in malattie Infettive, pediatria e anche psicologia, con la collaborazione della Medicina Legale per aiutare la vittima nella ricostruzione di sé stessa. Proprio perché non si tratta mai di sola emergenza sanitaria, le donne vengono accompagnate da uno specifico percorso, che coinvolge tutte le professionalità del gruppo interdisciplinare ‘Violenza Sessuale Femminile’ (GIVSF): ginecologi, ostetriche, pediatri, psicologi, medici legali, infettivologi, anatomopatologi e medici di Pronto soccorso. Le casistiche sono infatti molteplici e la rete di specialisti serve a tutelare con efficacia e tempestività le necessità delle donne che hanno chiesto aiuto.
Il Centro Aoui è in rete con le Forze dell’Ordine, il Centro Petra del Comune e l’Ulss9 Scaligera. La violenza di genere, infatti, ha una doppia valenza, sia di emergenza sanitaria sia di natura giuridica. L’impegno Aoui è permanente, sia con la prevenzione e il riconoscimento di questo fenomeno sia con l’accoglienza e la cura quotidiane di tutte le donne vittime di violenza
Il percorso assistenziale a tutto campo. Questo percorso diagnostico terapeutico e assistenziale prevede la possibilità di eseguire lo screening per infezioni sessualmente trasmesse, l’accesso alla profilassi farmacologica post-esposizione e alla contraccezione post-coitale. Ma altrettanto importante è la raccolta di tutto il materiale probatorio (prelievi tossicologici, citologici e di tipizzazione genetica, campioni di liquidi biologici) e la successiva corretta catena di custodia per un eventuale contesto forense. I prelievi tossicologici sono significativi perché, spesso, le violenze avvengono in contesti di abuso da sostanze o da alcol e in sede giudiziaria servono per stabilire la capacità reattiva della vittima.
L’iniziativa “Posto occupato” è realizzata dall’Uoc Ostetricia e Ginecologia diretta dal prof Stefano Uccella, con dott.ssa Carlotta Tosadori ginecologa, dott.ssa Desiree Merlini caposala Gruppo Parto e PS Ostetrico-Ginecologico, dott.ssa Sonia Padovani caposala Degenze Ostetricia e Puerperio, dott.ssa Giovanna Del Balzo Uoc Medicina Legale.