MUSEO DI CASTELVECCHIO. FINO AL 1 MARZO 2026 INSTALLAZIONE TEMPORANEA CON IL PROGETTO ‘IN VACUI. ATTRAVERSO LA POETICA DEL SEGNO’
Da oggi, al Museo di Castelvecchio, è visibile il progetto IN VACUI. Attraverso la poetica del segno, con un’installazione temporanea collocata nel cuore del percorso museale, nella prima sala della Galleria dei Dipinti.
Grazie alla convenzione stipulata nel 2024 tra il Comune di Verona - Archivio Carlo Scarpa del Museo di Castelvecchio - Musei Civici di Verona, e l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino - Corso di Laurea Magistrale in Interaction & Experience Design, è nata una collaborazione sperimentale su progetti di comunicazione per l’Archivio dei disegni all’interno del corso di Information Design Lab tenuto dai professori Marco Luitprandi e Giorgio Uboldi.
Cinque aspiranti designer della comunicazione, nel laboratorio, hanno analizzato e lavorato sull’archivio sviluppando idee attraverso un’interpretazione personale del segno scarpiano, progetti capaci di sviluppare punti di vista inaspettati, sguardi nativi che indagano la modalità progettuale e la poetica del segno dell’architetto.
Tra i cinque lavori, è stato scelto il progetto IN VACUI. Attraverso la poetica del segno. L’installazione accompagna il visitatore nell’esplorazione dell’archivio attraverso una costellazione di dettagli e appunti del maestro veneziano, estrapolati dai suoi disegni. Sono stati selezionati, in particolare, quelli relativi all’allestimento della statua equestre di Cangrande I della Scala, quale nodo progettuale museografico più rappresentativo e oggetto di un recente importante restauro.
“L'archivio di Carlo Scarpa custodito a Castelvecchio – sottolinea l’assessora alla Cultura Marta Ugolini – è un capolavoro della museografia mondiale. Vi sono raccolti i disegni preparatori, gli studi su tutto quello che ha poi portato ai risultati creativi finali di Scarpa. Un valore inestimabile, in primis per gli studiosi, ma anche per una contestualizzazione dell'offerta culturale della città in ambito architettonico. Ricordiamo che Verona è riconosciuta patrimonio Unesco anche per la sua stratificazione architettonica realizzata nei secoli. Voglio pensare che anche il Museo di Castelvecchio, con il suo archivio Scarpa, siano un tassello fondamentale che parla il linguaggio del moderno, del contemporaneo e, quindi, molto più vicino alla nostra realtà”.
IN VACUI. Come funziona
Attraverso il proprio dispositivo mobile e un sistema di segni reattivi, l’inquadratura di ogni dettaglio permette di visualizzare la sua contestualizzazione all’interno della tavola d’origine. I piccoli schizzi sono riprodotti su una lunga tavola collocata in obliquo sull’antico solaio del museo, che Scarpa ha trasformato in una panca.
IN VACUI consente di approfondire il valore dell’archivio digitale scarpiano mediante i segni marginali. Viene svelata una visione d’insieme effimera e, al contempo, concreta: quella di un progetto museale che, ancora oggi, ha molto da raccontare, costituendo un esempio pratico e filologico dell’utilizzo di tecnologie digitali a supporto dei beni culturali.
Il rimando al sito web www.archiviocarloscarpa.it permette di valorizzare la ricca eredità di questo eccezionale maestro dell’architettura italiana del dopoguerra, e consente l’accesso, in tempo reale, a oltre 4500 disegni ad uso sia degli addetti ai lavori, sia degli appassionati di tutto il mondo. Online dal 2003, il sito web ha in media 15.800 visite all’anno, di cui circa il 42% dall’estero.