Associazione dei Consiglieri Emeriti del Comune di Verona. Un dettagliatissimo volume celebra i vent’anni (2001-2021) del Sodalizio. Il titolo, in nuce: ”Il Consiglio Comunale, dalla Liberazione alle Larghe intese (1945-1980)”.
Se l’Associazione dei Consiglieri Emeriti del Comune di Verona è sorta, nel 2001, per la passione e la lungimiranza dell’allora consigliere comunale, Bruno Centurioni, la tendenza dell’Associazione, a promuovere la cultura e, quindi, la ricerca, nel quadro della complessa e, ormai, lunga storia dell’Amministrazione comunale veronese, è sorta con l’Associazione stessa.Ben diciotto sono i volumi che sono stati dati alle stampe, sinora, l’ultimo dei quali è quello, che stiamo presentando e portante il titolo: ”Cronache amministrative veronesi. Il Consiglio Comunale, dalla Liberazione alle Larghe intese (1945-1980). Come i diciassette volumi precedenti, l’attuale è frutto di un lavoro curatissimo, da parte di Silvano Zavetti, presidente dell’Associazione in tema, e di Gianni Amaini, a suo tempo, come Zavetti, consigliere comunale ed assessore del Comune di Verona. Segnalano gli Autori dell’opera, gande e particolareggiata, nonché redatta a celebrazione del ventennale (2001-2021) di fondazione dell’Associazione: “Non pretendiamo d’avere scritto cose nuove; i più importanti interventi di questi anni sono noti e se n’è parlato spesso. Il nostro scopo era quello di riferire, come erano nate quelle scelte, com’erano state proposte, sostenute ed avversate. Si scoprirà che ciò non è sempre avvenuto, secondo il tradizionale schema di contrapposizione, tra maggioranza ed opposizione. Riteniamo di avere svolto una ricerca originale, documentata, priva di giudizi e di pregiudizi, che potrà fornire utile materiale a chi vorrà conoscere la storia della nostra più importante espressione democratica cittadina, quale è il Consiglio Comunale… Testimonianze di alcuni protagonisti del tempo…, rendono più interessante il racconto, perché contribuiscono a chiarire il clima politico d’allora”… Un lavoro d’alto impegno, dunque, reso più difficile, dal fatto, che ”un malaugurato incidente ha distrutto buona parte delle trascrizioni integrali dei dibattiti congressuali. Esistono solamente, dalla fine degli anni 80, in avanti, ma mancano del tutto, per gli anni, oggetto della nostra inchiesta. Ci siamo basati, su quanto riconoscibile, nel testo delle deliberazioni originali, ampliato da ricerche, presso giornali, su testimonianze d’autorevoli protagonisti del tempo e su ricordi personali”… Siamo dinanzi ad un lavoro, che è storia, storia di trentacinque anni di Consiglio Comunale veronese, la quale permette di acquisire, con attenta lettura, dato che trattasi d’un ampio complesso di dettagli, una visione completa, per quanto possibile, di oltre tre decenni, accennammo, di decisioni democratiche, in favore della positiva evoluzione di Verona, in tutti si suoi aspetti, a partire dalla caduta della dittatura fascista e, quindi dalla fine della seconda guerra mondiale, che ha avuto l’unico compito, di lasciare alla democrazia grande un’eredità di morte, di distruzione e di miseria. Premessi i dati, relativi all’opera, in esame: “Cronache amministrative veronesi - Il Consiglio Comunale, dalla Liberazione alle Larghe intese (1945-1980)”, 461 pp., l’interessantissimo lavoro, uscito presso la Stamperia Comunale, con il patrocinio del Comune di Verona, nell’ottobre 2021, e marchiato, con il N° 18 della Collana dei “Quaderni dell’Associazione Consiglieri Comunali Emeriti del Comune di Verona”, lo stesso (lavoro) prende in esame i seguenti, numerosi temi: La Liberazione, cap. I; La ricostruzione, cap. II; Il Centrismo, cap. III; L’avvio del centro-sinistra, cap. IV ; il Centro-sinistra organico - continua il Centro-sinistra, cap. VI; Le larghe intese, cap. VII; Ricordi di protagonisti, cap. VIII; tutto, aggiungendo, ovviamente, Allegati; Bibliografia, Appendice; Cronologia italiana e cronologia veronese; Indice dei nomi – 845 –, fra consiglieri, assessori e sindaci – e ringraziamenti. Un fornitissimo compendio di dati e di informazioni, che, se da un lato, informa, dall’altro, è un vero pozzo di elementi, che offrono l’opportunità di ulteriori approfondimenti, su una vita politica cittadina, che si è resa forte, dall’esigenza di attentamente superare ostacoli e difficoltà, lasciatici in eredità da un conflitto, che neanche
si doveva iniziare. Un grande grazie a Silvano Zavetti e Gianni Amaini, che, ridando vita e documentazione dormiente e dimenticata, ci fanno, toccare, con mano, un buon, temporale terzo di Amministrazione pubblica cittadina, che, senza la loro passione e senza il loro costruttivo impegno, molto probabilmente, mai avremmo conosciuto.
Pierantonio Braggio
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