Pubblicit

Gioved 2 Maggio 2024    
ADIGE Estero  
Budapest   
Opere | Testate | Redazione | Contatti
 HOME | Photogallery | VideoGallery | Segnalati da voi | I più visti
Verona Sette News
2024-05-02 LA VIA DELLA SCRITTURA | Venezia, Museo Correr 2024-05-02 La preghiera, stesa dal vescovo di Verona, mons. Domenico Pompili, in vista dell’attesissima visita di Papa Francesco, nella città scaligera, prevista per il 18 maggio, prossimo. 2024-05-02 Giardini Aperti Verona + Museo di Storia Naturale = due eventi dedicati al pubblico (Primi Erbari e Alberodonti d'Italia) 2024-05-01 CIRCOSCRIZIONE 8^. DOMENICA A MONTORIO LA SECONDA EDIZIONE DI LIBRI IN CASTELLO 2024-05-01 POLIZIA LOCALE: ANIMALI SELVATICI COINVOLTI IN TRE EPISODI IN CITTA' 2024-05-01 CALICI DI JAZZ 2024 2024-05-01 CON LA MASTERCLASS “AMPHORA REVOLUTION”, MERANO WINEFESTIVAL E VINITALY HANNO PRESENTATO IL NUOVO PROGETTO CHE PROMUOVE I VINI IN ANFORA 2024-05-01 Teatro Salieri 2024: il 7 maggio si celebra la storia della Disney con un concerto che rivive le emozioni delle colonne sonore più famose 2024-05-01 Animali selvatici erbivori, sulle strade cittadine, e Polizia Locale, Verona. 2024-04-30 2° “Verona Flower Show”, allo storico e sempre verde Giardino Giusti, nei giorni 4 e 5 maggio 2024. 2024-04-29 Papa Francesco, a Verona, sabato 18 maggio: appuntamenti, spostamenti del Santo Padre e timeline definitiva della giornata. Da giovedì, ulteriori biglietti, per partecipare agli incontri. 2024-04-29 INAUGURATO IL NUOVO GIARDINO DELLA SCUOLA DI MIZZOLE 2024-04-29 INCIDENTE MORTALE IN VIA TORRICELLI, MUORE MOTOCICLISTA. È LA SESTA VITTIMA DA INIZIO ANNO 2024-04-29 LE SCUOLE DI VERONA E PROVINCIA CANTANO TURANDOT 2024-04-29 AGSM AIM // canale Telegram
ADIGE TV: Home Verona Sette News Ricerca  
sul sito su
Verona
Vicenza
Venezia
Rovigo
Treviso
Padova
Udine
Cult
Pordenone
In Piazza
Trieste
Cagliari
Obiettivo Territorio

Estero
Budapest

Info Verona



















Venerd 19 Aprile 2024
Coldiretti e agroalimentare importato. Patate dall’Egitto e pere dall’Argentina. Coldiretti lancia la petizione, per rendere più trasparenti le etichette europee. Rispetto per l’agricoltura italiana.

Coldiretti e agroalimentare importato. Patate dall’Egitto e pere dall’Argentina. Coldiretti lancia la petizione, per rendere più trasparenti le etichette europee. Rispetto per l’agricoltura italiana.

A Verona, il 18 aprile 2024, “è iniziata ufficialmente la campagna di Coldiretti, a favore di una proposta di legge europea, di iniziativa popolare, sulla trasparenza del cibo, sulle tavole italiane. Al Mercato Coperto di Campagna Amica, in Galleria Filippini, via Macello 5, il presidente Alex Vantini ha illustrato il progetto di Coldiretti di raccolta di almeno un milione di firme, per la richiesta di garantire la trasparenza in fatto di cibo. Era presente il consigliere comunale, Fabio Segattin che ha manifestato il pieno appoggio all’iniziativa, che, in vero, era stata lanciata, gli scorsi 8 e 9 aprile, al Passo del Brennero, luogo fortemente simbolico per Coldiretti, che, a più riprese, a partire dal 1973, vi ha svolto diverse manifestazioni, perché proprio attraverso tale Passo, avviene il passaggio dei falsi prodotti Made in Italy, che invadono il mercato italiano. Nel giro degli ultimi dieci anni, le importazioni di cibo straniero sono aumentate del 60%, raggiungendo il valore record di 65 miliardi di euro. “Oggi siamo qui, in un mercato a Km Zero – ha detto Vantini – per mostrare alcuni dei prodotti, che hanno sicuramente valicato il confine del Brennero, per arrivare sugli scaffali dei supermercati veronesi, rivestiti di tricolore e, quindi, immediatamente riconoscibili per italiani, senza però esserlo”. Uva dall’India, patate dall’Egitto, pere da Sudafrica e Argentina, semi di girasole dalla Cina, sono solo alcuni dei prodotti, che Coldiretti ha messo in mostra in una tavolata degli orrori, in cui la pasta venduta come di Gragnano, con tanto di marchio IGT, è prodotta, con grano proveniente dall’estero e in cui una bottiglia di olio, che sull’etichetta richiama chiaramente un paesaggio toscano, è ottenuto con olive extra UE. “Con questa raccolta di firme – ha spiegato Vantini – chiediamo fondamentalmente che si estenda l’obbligatorietà dell’origine in etichetta su tutti i prodotti in commercio nell’Unione Europea. L’Europa deve arrivare a garantire la trasparenza, su quanto portiamo in tavola, con l’impegno trasversale della politica e del mondo economico. Lo scorso 15 aprile, abbiamo festeggiato la prima giornata nazionale del Made in Italy, voluta dal Ministero per le Politiche agricole e della sovranità alimentare, perché il cibo rappresenta la prima ricchezza dell’Italia, con un valore della filiera agroalimentare allargata, che ha superato i 600 miliardi di euro e rappresenta il simbolo più noto del Paese all’estero. È nostro preciso dovere difenderlo e promuoverlo in tutte le sedi”. Il Made in Italy, dal campo alla tavola, vede complessivamente impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio. Un record trainato da un’agricoltura, che è la più green d’Europa, con la leadership UE, nel biologico, con 80mila operatori, il maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (325), 529 vini Dop/Igp e 5547 prodotti alimentari tradizionali e, con Campagna Amica, la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori. “La nostra mobilitazione – ha sottolineto Vantini – è un’iniziativa di trasparenza e di risposta nei confronti dei cittadini e dei consumatori. Non è una manifestazione di chiusura all’interno dei confini, anzi, è vero esattamente l’opposto: partiamo dall’Italia, per cercare di portare trasparenza, sui mercati a livello mondiale e fare anche una lotta concreta al tema dell’Italian sounding, che, tante volte, si pensa essere solo fuori dei confini nazionali, quando, purtroppo, l’abbiamo anche all’interno del nostro Paese quando ci sono queste storture”. A questo punto, è essenziale, che la mobilitazione sia sostenuta, firmando, in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e negli uffici Coldiretti, mentre, la stessa sarà promossa, anche sui social media, con l’hashtag #nofakeinitaly. Con tale pubblica petizione, Coldiretti chiede, anzitutto, la revisione del criterio dell’ultima trasformazione del Codice doganale dell’Unione e del luogo di provenienza, che permette di vendere come italiano, magari con il nome “nostrano” o “di fattoria”, un prodotto fatto con materie prime provenienti dall’estero. “Non è possibile che si spacci per italiano un cibo che non è stato coltivato o allevato in Italia – ha detto Vantini – dalle cosce di prosciutto estero, che dopo essere stati salate e stagionate, vengono venduti per italiane, al latte straniero che diventa mozzarella italiana. È un furto d'identità, che inganna i consumatori e toglie reddito agli agricoltori”. Ma la richiesta è anche di imporre un netto stop alle importazioni sleali di cibo prodotto secondo modalità vietate in Italia e in Europa, dall’uso di sostanze vietate allo sfruttamento del lavoro e dell’ambiente, facendo quindi rispettare il principio di reciprocità. Ora, dalle frontiere entrano prodotti, trattati con sostanze e metodi vietati in Europa, che non rispettano le stesse normative comunitarie, in fatto di sicurezza alimentare, tutela dell’ambiente e del lavoro vigenti in Italia. “Una concorrenza sleale che danneggia gli agricoltori europei peraltro sottoposti a regolamenti e vincoli spesso fuori dalla realtà”, ha detto Vantini. Ma, la nuova UE dovrà anche garantire mercati equi e trasparenti, incentivando gli accordi di filiera e vietando la vendita, sotto i costi di produzione. Coldiretti porta in Europa anche la battaglia contro il cibo sintetico, creato, cioè, in laboratorio, dopo aver fatto da apripista in Italia, con la raccolta di oltre 2 milioni di firme, che ha portato all’approvazione della legge che ne vieta la produzione e la commercializzazione, sul territorio nazionale. Si sta verificando un vero e proprio attacco al patrimonio agroalimentare dell’Italia favorito dalle follie europee, che fanno calare la produzione agricola nazionale, spingendo il deficit alimentare del Paese, che è arrivato a produrre appena il 36% del grano tenero, che gli serve, il 53% del mais, il 51% della carne bovina, il 56% del grano duro. per la pasta, il 73% dell’orzo, il 63% della carne di maiale e i salumi, il 49% della carne di capra e pecora. Mentre, per latte e formaggi, si arriva all’84% di autoapprovvigionamento. L’invasione non ha risparmiato alcun settore. Nel 2023 hanno attraversato le frontiere oltre 5 miliardi di chili di prodotti ortofrutticoli con un aumento del 14% rispetto all’anno precedente. Uno dei prodotti simbolo dell’invasione sono le patate, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat. Escludendo quelle per la semina, ne sono arrivati 797 milioni di chili, in crescita del 39% rispetto a dodici mesi prima. A questi ne vanno aggiunti altri 288 milioni di chili congelate e 74 milioni di chili cotte e congelate, oltre a 10 milioni di chili di patatine, già pronte, tipo quelle fritte dei sacchetti. Ammontano poi a 251 milioni di chili le importazioni di piselli tra freschi e secchi (+20%), mentre quelle di fagioli sono pari a 176 milioni di chili (+9%), e di lattuga ne sono arrivati 126 milioni di chili (+5%). Di pere ne sono arrivati 127 milioni di chili (+15%), ma, è boom, soprattutto, per gli arrivi di pesche e nettarine balzate a 108 milioni di chili (+74%). Crescono a doppia cifra anche le importazioni di kiwi (+23%) pari a 80 milioni di chili. A questi vanno aggiunti i prodotti trasformati, come ad esempio i succhi di frutta. Nel 2023 ne abbiamo importati 202 milioni di chili, il 25% in più rispetto al 2022. Invasione anche di cereali. Nel 2023 abbiamo importato 3,06 miliardi di chili di grano duro per la pasta, in crescita del 66% rispetto all’anno precedente, mentre gli arrivi di grano tenero con cui fare pane e biscotti sono stati di 4,88 miliardi di chili, l’8% in più rispetto a dodici mesi prima. Le importazioni di latte sfuso sono state pari a 884 milioni di kg, in aumento del 47% rispetto al 2022, ai quali vanno aggiunti altri 302 milioni di kg di confezionato. Ma ci sono anche 593 milioni di chili di formaggi e latticini arrivati nel 2023 (+11%). Tra le carni, le importazioni maggiori hanno riguardato quelle di maiale, pari a 992 milioni di chili (+4%), davanti alle bovine con 375 milioni di chili (+5%), mentre, quelle di pecora ammontano a 29 milioni di chili (+14%). Pesce: ne abbiamo importato 793 milioni di chili, sostanzialmente, sui livelli del 2022. Nell’ultimo anno è scoppiato, in Italia, oltre un allarme alimentare, al giorno, con ben 422 allerte, che hanno riguardato prodotti stranieri, per la presenza di residui di pesticidi, vietati in Italia, micotossine, metalli pesanti, inquinanti microbiologici, diossine o additivi e coloranti, in aumento del 42%, rispetto allo stesso periodo dell’anno. E in quasi 6 casi, su 10, si tratta di prodotti prov
enienti da paesi Extra UE. È quanto emerge da una analisi Coldiretti, su dati Rasff al 1° aprile 2024. Frutta e verdura sono al primo posto per numero di segnalazioni, pari al 30% del totale. Si va dai pistacchi turchi e iraniani, con alti livelli di aflatossine, alle carote dall’Egitto, con residui di Linuron, un pesticida vietato in Europa. Ma ci sono anche i fagioli all’occhio del Madagascar, con Chlorpirifos, una sostanza bandita in UE, perché sospettata di danneggiare il cervello dei bambini, presente peraltro anche sui fagioli dal Bangladesh. Norovirus sui frutti di bosco congelati tedeschi e serbi, ma neppure il succo d’arancia congelato è sicuro poiché, su quello iraniano, ci sono residui di Propiconazole, sostanza anch’essa vietata. Pesticidi banditi anche sui peperoncini dal Kenya, mentre sui fichi secchi turchi sono state rinvenute aflatossine. Al secondo posto, tra i prodotti più pericolosi, c’è il pesce, con 107 segnalazioni. Si va dalle ostriche francesi e olandesi con la presenza di norovirus, alle seppie congelate dall’Albania, con contenuto di cadmio, dal pesce spada e dal tonno spagnoli, con presenza di mercurio, oltre i limiti, ai filetti di merluzzo congelato dalla Cina, con la salmonella, presente anche nelle cozze cilene. Tra i prodotti più pericolosi ci sono anche le carni, quasi principalmente per la presenza di salmonella. Ne è stata scoperta nelle carni di pollo e di tacchino dalla Polonia, dall’Olanda, dalla Spagna e dall’Olanda, ma anche nelle cosce di rana turche e cinesi. Al quarto posto, i cereali dove la quasi totalità delle segnalazioni riguardano il riso dal Pakistan, per la presenza di aflatossine e residui di pesticidi vietati, mentre al quinto troviamo le spezie, dal peperoncino dello Sri Lanka, con aflatossine all’originano turco con tossine naturali, dal peperoncino cinese con salmonella al cumino indiano, con residui di pesticidi. La mobilitazione della Coldiretti rappresenta anche una risposta all’attacco, arrivato dalla Corte dei Conti UE nell’Audit, concluso lo scorso dicembre, in merito ai decreti italiani, sull’etichettatura d’origine per pasta, riso, derivati del pomodoro, latte e formaggi, salumi, considerate ostacoli al libero commercio nonostante l’elevato e legittimo interesse dei consumatori a conoscere l’origine della materia prima di quanto mette nel piatto. E pesa anche l’esclusione dalla Direttiva Breakfast di prevedere l’obbligo dell’indicazione di origine, per succhi di frutta e marmellate, inizialmente inserito e poi bocciato, in fase di Trilogo tra Commissione, Consiglio e Parlamento Ue. Alimenti con l’obbligo di indicare l’origine in etichetta: Carne bovina: dal 1° gennaio 2002, obbligo etichetta d’origine, dopo mucca pazza. Pesce: dal 10 aprile 2002, deve riportare l'indicazione della provenienza. Frutta e verdura fresche: dal 25 febbraio 2003, su etichette obbligatorio indicare origine, varietà e categoria. Uova: dal 1° gennaio 2004 è obbligatorio il codice sul guscio. Miele: dal 1° agosto 2004 è d'obbligo etichetta, con Paese di origine, in cui, il miele è stato raccolto. Latte fresco: dal 7 giugno 2005 deve essere indicato il luogo di provenienza degli allevamenti di origine da giugno 2005. Carne di pollo: dal 17 ottobre 2005 obbligo etichetta tra i provvedimenti. per fronteggiare virus dei polli. Passata di pomodoro: dal 15 giugno 2006, obbligo di etichetta che indica il luogo di coltivazione. Olio di oliva extravergine: il 17 gennaio 2008, è entrato in vigore il Decreto Mipaaf 9 ottobre 2007 (Norme in materia di indicazioni obbligatorie nell'etichetta dell'olio vergine ed extravergine di oliva), che garantisce la provenienza nazionale dell'extravergine, in commercio ed impedire di “spacciare”, come Made in Italy, miscugli di olio spremuto da olive spagnole, greche e tunisine, come è avvenuto, fino ad ora senza alcuna informazione per i consumatori. Latte a lunga conservazione e suoi derivati: Il 18 aprile 2017, entra in vigore l’obbligo di indicare in etichetta l’origine del latte e dei prodotti lattiero-caseari, prevista dal decreto “Indicazione dell'origine in etichetta della materia prima, per il latte e i prodotti lattieri caseari, in attuazione del regolamento (UE) n. 1169/2011, firmato dai ministri delle Politiche Agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.15 del 19 gennaio 2017. Pasta, riso, pomodoro, carni suine trasformate, latte e prodotti lattiero-caseari. Alla vigilia del Natale del 2023, firmati decreti nazionali sull’indicazione della provenienza in etichetta da parte del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, insieme ai ministri delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, e della Salute, Orazio Schillaci, con la proroga fino al 31 dicembre 2024, per il regime sperimentale italiano, sull’indicazione in etichetta della provenienza della materia prima, per pasta, riso, pomodoro, carni suine trasformate, latte e prodotti lattiero-caseari”. Purtroppo, ci troviamo in una situazione difficile, non nuova, anzi, peggiorata, che va, comunque, radicalmente corretta, perché la stessa – sopra, dettagliatamente, descritta – danneggia l’eccellente mondo agricolo italiano, l’economia italiana e l’UE stessa. Pretendere misure ad hoc, non è egoismo, ma è dovere, giustizia, difesa economica e tutela di “ben 4 milioni di lavoratori, in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio”. Nella foto: il presidente di Coldiretti Verona, A. Vantini.

Pierantonio Braggio




Commenti
Nome
Email
Commento
Altre notizie di Verona
Giardini Aperti Verona + Museo di Storia Naturale = due eventi dedicati al pubblico (Primi Erbari e Alberodonti d'Italia)
La preghiera, stesa dal vescovo di Verona, mons. Domenico Pompili, in vista dell’attesissima visita di Papa Francesco, nella città scaligera, prevista per il 18 maggio, prossimo.
LA VIA DELLA SCRITTURA | Venezia, Museo Correr
Animali selvatici erbivori, sulle strade cittadine, e Polizia Locale, Verona.
Teatro Salieri 2024: il 7 maggio si celebra la storia della Disney con un concerto che rivive le emozioni delle colonne sonore più famose
CON LA MASTERCLASS “AMPHORA REVOLUTION”, MERANO WINEFESTIVAL E VINITALY HANNO PRESENTATO IL NUOVO PROGETTO CHE PROMUOVE I VINI IN ANFORA
CALICI DI JAZZ 2024
POLIZIA LOCALE: ANIMALI SELVATICI COINVOLTI IN TRE EPISODI IN CITTA'
CIRCOSCRIZIONE 8^. DOMENICA A MONTORIO LA SECONDA EDIZIONE DI LIBRI IN CASTELLO
2° “Verona Flower Show”, allo storico e sempre verde Giardino Giusti, nei giorni 4 e 5 maggio 2024.
ATV, per il 1° Maggio – tradizionalmente, senza servizio di trasporto pubblico – per la prima volta, quest'anno, organizzerà uno specifico “servizio festivo” , sulle principali linee della rete urbana di Verona e delle linee extraurbane, a maggior vocazio
Mondo del lavoro, in Italia: 8 dipendenti, su 10, hanno il posto fisso. Sono in aumento i lavoratori qualificati, ma abbiamo il tasso di occupazione più basso dell’Eurozona e autonomi in calo.
Gardasee Expo, prima edizione, conquista il pubblico di Innsbruck
AGSM AIM // canale Telegram
LE SCUOLE DI VERONA E PROVINCIA CANTANO TURANDOT
LA RIVISTA

VIDEO NEWS

SEGNALATI DA VOI
Pearl Jam - Arena, Verona 16.9.2006
Inviato da:
Guarda tutti

Pubblicit
  La redazione La tua pubblicità Contatti Mission Legal
  Login
  Log In / Sign Up