Gruppo Veronafiere: risultati-record storico dell’esercizio 2023, superiori alle attese e in forte crescita, rispetto al periodo pre-covid.
I Ricavi 2023 del Gruppo Veronafiere volano a 120,5 milioni di euro, con un aumento dell'11,8%, rispetto al 2022. L'EBITDA, è in crescita del 25,9% e si attesta a 22,3 mln di euro. Il Risultato netto di Gruppo registra un utile di 3,9 mln di euro, in netta inversione, rispetto ai 5 mln del 2022, e la struttura finanziaria è tornata solida. Per la capogruppo Veronafiere S.p.A., i ricavi 2023 sfiorano i 94 mln di euro (93,8), pari a +16%, con EBITDA di 14,1 mln di euro, in aumento del 19,4% e con risultato netto della S.p.A., al 31 dicembre 2023, in utile di 2,3 mlndi euro. Previsti, nel biennio, 2024-2026, investimenti di 30 mln di euro. Un risultato, ottenuto attraverso la sola gestione caratteristica – che genera mediamente il 90% dei ricavi – e senza aiuti di Stato o plusvalenze. Il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, ha commentato: “I numeri evidenziano la crescita a doppia cifra del fatturato a conferma della vitalità di prodotti ben presidiati, così come dei servizi sviluppati dalla SpA e dalla compagine. I ricavi del Gruppo Veronafiere sono di grande rilievo e superiori anche ai risultati del 2019, anno pre covid, e si attestano a 120,5 milioni di euro, in crescita dell’11,8% rispetto al 2022. L’Ebitda è pari a 22,3 milioni di euro, in miglioramento del 25,9% rispetto al 2022, superando di 4,6 milioni di euro le stime di budget e registra un utile di 3,9 milioni di euro. Elemento di assoluta rilevanza, la generazione di cassa, solida anche grazie a evoluzione di circolante, ha ridotto sensibilmente e virtuosamente le dimensioni di indebitamento: la struttura finanziaria del Gruppo Veronafiere è tornata solida”. L’amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese, ha sottolineato: “Per quanto riguarda la capogruppo Veronafiere S.p.A, i ricavi delle vendite e delle prestazioni per l’esercizio 2023 hanno raggiunto quota 93,8 milioni di euro, con un incremento del 16% (+13 milioni di euro) rispetto al 2022. L’Ebitda è di 14,1 milioni di euro, in crescita del 19,4% (+2,4 milioni di euro) sull’esercizio precedente. Il risultato netto, al 31 dicembre 2023, rileva un utile di 2,3 milioni di euro. Inoltre, la marginalità e la redditività adjusted, cioè depurate da poste straordinarie e non ripetibili, risultano sensibilmente superior,i rispetto a indicazioni reported, supportando la prospettiva di accelerazione della marginalità per Veronafiere nel 2024. Tutto ciò è stato realizzato grazie alla combinazione di molteplici fattori, primo fra i quali, la normalizzazione del calendario fieristico, finalmente stabile per la prima volta dal 2019. Un ritorno alla normalità, che si riflette nella ripresa a pieno regime dell’attività di organizzazione diretta di rassegne, eventi e iniziative, congiuntamente a quella convegnistica-congressuale. Un esempio per tutti, lo svolgimento dopo 6 anni di assenza della rassegna internazionale Samoter dedicata al settore industriale delle macchine per costruzioni”. Da rilevare che, nel 2023, si sono svolte complessivamente 50 manifestazioni, delle quali 39 nel quartiere espositivo di Veronafiere, per un totale Italia di 770 mila visitatori, 11 mila espositori e una superficie netta espositiva di 567 mila metri quadrati e 11 all’estero in 6 Paesi (Brasile, Cina, Paesi Bassi, Perù, Serbia e Stati Uniti d’America). I convegni ospitati nella struttura congressuale di Veronafiere sono stati 280, per 60.500 operatori partecipanti. Alcuni dei brands fieristici di proprietà sono benchmark mondiali, nei propri comparti di riferimento, come Vinitaly e Marmomac, o detengono, come Samoter, Fieragricola, Fieracavalli e Progetto Fuoco, una riconosciuta leadership internazionale. Un grande Ente, grande motore economico, per Verona.
Pierantonio Braggio