È l'unico in Italia a "riparare" la valvola mitrale con un intervento mini-invasivo guardando solo sul monitor. In Europa sono meno di cinque fra Belgio, Francia e Inghilterra. Lo stesso negli Usa. Loris Salvador, primario di cardiochirurgia da neppure un mese, ha iniziato al S. Bortolo gli interventi alla mitrale per i quali è famoso. Dal primo dicembre con questa tecnica ha operato otto pazienti, metà vicentini. La settimana prossima continuerà a ritmi alti. E gli effetti si avvertono. Il reparto è subissato di chiamate. In lista di attesa già un centinaio di pazienti, almeno 40 di fuori provincia. Due casi li ha segnalati il primario di cardiologia dell'ospedale di Bassano Angelo Ramondo, e in base all'urgenza Salvador li porterà subito in sala operatoria.
«La valvola mitrale - spiega Salvador - è come un paracadute. Quando si rompono le corde si apre, il sangue torna indietro, e il paziente va in crisi». La tecnica tradizionale è traumatica: si apre lo sterno con un profondo taglio verticale che lascerà una lunghissima cicatrice, si spezza l'osso, si opera a cuore aperto, e si sostituisce la valvola con una protesi che può provocare seri problemi. La tecnica-Salvador risparmia al paziente qualsiasi manovra cruenta: solo un taglietto per praticare due fori di 5 millimetri sotto la mammella destra, poi il primario infila una telecamera toracoscopica in miniatura che riprende le immagini della valvola mitrale, e a questo punto, guardando sullo schermo, fa passare i suoi mini-strumenti attraverso l'incisione e inizia a operare.
Cinque ore di intervento in circolazione extracorporea, e niente protesi. In alcuni casi sostituisce le corde spezzate con materiale biocompatibile; in altri le ricostruisce con un'opera di raffinato cesello chirurgico. Il paziente torna a casa dopo 4-5 giorni completamente guarito, pronto per la riabilitazione. La valvola "riparata" durerà tutta la vita. Mai più alcun disturbo.Vivrà normalmente. Non sarà più un cardiopatico. Miracolo della medicina e di questa tecnica mini-invasiva, per la quale è fondamentale il supporto dell'anestesista, chiamato a controllare decine e decine di parametri.