La trans Efe debutta in tv «Farò tremare clienti famosi»
Devono tremare? «Forse». Sorriso. Non scherziamo, qualcuno dei suoi clienti potrebbe essere molto, molto preoccupato. Si dice che potrebbe fare qualche nome. «Non so, magari... qualche indizio. Dipende». Da cosa? «Da cosa mi chiederanno». Efe, la trans più bella, più desiderata (e più pagata) d'Italia, stasera sarà in diretta tv. L'ha già fatto, in molte trasmissioni. Stavolta è diverso. Sarà protagonista di uno «Speciale Efe Bal», dalle 21 alle 23, dedicato solo a lei, su Antenna 3. Gli ascoltatori telefoneranno. «Forse mi insulteranno e umilieranno», pensa. «Oppure mi faranno complimenti». Possibile. Molti attenderanno (forse gli «interessati», più che altri, con una goccia di sudore sulla fronte) una qualche sua «confessione». Magari su chi sia il suo ricchissimo cliente con un appartamento enorme in corso Venezia. «In effetti è proprio famoso», sussurra lei.
Efe debutta in tv
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Dopo l'intervista a Matrix, gli articoli su varie riviste, il libro scritto per Mondadori, Efe ha firmato un contratto con Antenna 3 fino alla prossima estate. Potrebbe condurre un programma suo, o avere uno spazio come «opinionista» («Mi piacerebbe molto, con la vita che ho fatto ho molte cose da raccontare»). Forse però il pubblico sarà più attratto dalla curiosità voyeuristica, del genere: ma chi sono gli uomini importanti che sono entrati nel tuo letto? Efe capisce. Leggi dello spettacolo. Pettegolezzo regnante. Quanto varrebbe nel mondo del gossip il nome di quel calciatore che è andato a trovarla nel suo appartamento in Porta Nuova? Ricorda lei: «Aveva occhiali neri, cappello, sciarpone sul volto. L'ho riconosciuto solo quando si è scoperto». Proviamo con l'interrogatorio. Gioca in seria A? «Sì, certo». Milan o Inter? «Non rispondo». Ancora in attività? «Sicuro, spesso viene intervistato in tv». E se lei lo nominasse, non verrebbe meno al comandamento di riservatezza? «Sicuro, devo tutelarmi anche io».
Strategia di marketing. Autopromozione. Creazione dell'attesa per far salire gli ascolti. Efe non lo nasconde. Lei che è famosa per doti amatorie, ma che è pure abilissima nella promozione dell'immagine. Spera: «Vorrei anche io un lavoro normale, concreto, con un contratto e una pensione. Farò un tentativo». In televisione è a suo agio. Qualche tempo fa s'è trovata anche in un dibattito con il vicesindaco Riccardo De Corato. Gli ha raccontato, seccata, questo episodio: «Mi ero fermata in macchina, in via Cenisio, a salutare una trans. È arrivata una pattuglia dei vigili. L'uomo è andato dalla mia amica, la donna da me. Mi ha multata, 450 euro, per l'ordinanza comunale. La mia amica non ha preso la contravvenzione, il vigile le ha solo detto di allontanarsi. Perché questa differenza?». Lei cosa pensa? «Non so, la vigilessa pesava cento chili... Comunque chi è straniero o straniera non paga le multe perché in Italia non ha niente. Chi è in regola come me deve pagare o sono guai (anche se Efe non lavora quasi mai in strada, ndr). È una discriminazione. L'esempio di troppe regole sbagliate sul mondo della prostituzione». Cos'è, si butta in politica? «No, non voglio avere i problemi che ha avuto Luxuria».