Nuovi dati sulla colonna, con leone e preda, portante la scritta “ANTIQUE VERONE NVNC OPIDI BVNNENSIS”, Bonn, Germania.
Nuovi dati sulla colonna, con leone e preda, portante la scritta “ANTIQUE VERONE NVNC OPIDI BVNNENSIS”, Bonn, Germania.
Il 22 aprile, trattammo, su questo foglio, della presenza, a Bonn, Germania, di una colonna, portante, sul suo capitello, un leone, con preda e, sul basamento, la latina scritta “ANTIQUE VERONE NVNC OPIDI BVNNENSIS”. L’importante nuova ci veniva segnalata dallo studioso e ricercatore, Rolf Badenhausen, dell’Associazione “Dietrich von Bern-Forum”, Bonn, ben sapendo quanto la cosa interessi a Verona e a chi, di grande storia veronese si occupa. Lo stesso signor Badenhausen, conoscitore della storia di Verona e della lingua di Dante, evidenziava incertezza, sui dati inviatici, relativi a detta colonna e al leone, che la stessa presenta, riservandosi di fornirci, al più presto, altre notizie, più sicure ed affidabili. Non trascurando la promessa e con massima rapidità, Badenhausen, ci tramette, oggi 23 aprile, i seguenti, ulteriori chiarimenti, circa la colonna in oggetto, per i quali, cordialmente Lo ringraziamo: ”La colonna di Bonn e la scritta MONUMENTUM ANTIQUE VERONE NUNC OPIDI BUNNENSIA. Lo storico dell'arte, Paul Clemen (1866-1947), ha datato questa colonna romanica, in arenaria rossa, con capitello in filigrana, nella metà del XII secolo (1). La scultura romanica, sul capitello, è in calcare bianco francese, è stata scolpita, nello stesso periodo, e mostra un leone, sopra un animale, che assomiglia ad un cinghiale. Lo stesso motivo si ritrova, sui sigilli, utilizzati a Bonn, nei secoli XIII, XIV e XV secolo (2). La scultura, soprannominata “Steinernes Wölfchen” – che significa: “Lupetto di pietra” o “Leopardo”– ha un passato turbolento. Un tempo, si trovava nell'antica Piazza del Tribunale e della Cattedrale di Bonn – dove, nel 1845, venne inaugurato il monumento a Ludwig van Beethoven – anche se, su un altro basso basamento. Da qui, fu poi spostata, nel cortile del Vecchio Municipio, per poi essere collocata, sul muro di un giardino, sito, accanto alla Cattedrale – giardino degli Wessel, come mostra un dipinto del 1700 (3). Infine, la scultura fu posta, su un piedistallo di nuova fattura, a pochi metri dalla Porta delle Stelle, Bonn (XIII secolo). Purtroppo, la testa del leone non è sopravvissuta, ma sappiamo che la scultura fu rovesciata nel 1773 (4). Tuttavia, nella storia di “Bonna-Verona” non è stata trovata un'interpretazione plausibile, per l'associazione di un leone, con un animale, che sembra un cinghiale. Alcuni ricercatori vedono, nel cinghiale, un'immagine molto caratteristica del toro, e hanno, quindi, preso in considerazione il Mitraismo, secondo il quale – per la “sublime VERONA” – un dio, con la testa di leone, dovrebbe simboleggiare l'intero ordine mondiale – ma chi lo sa…, davvero? Note: (1) Paul Clemen: “Die Kunstdenkmäler der Stadt und des Kreises Bonn”, Düsseldorf 1905, p. 153 (Vedi immagine: Clemen_Die-Kunstdenkmaler [Bonn]1904_p153.jpg); (2) Wilhelm Ewald: “Rheinische Siegel III”, Bonn 1931, p. 38 e lastra 7 (vedi immagine: Sigillo di Bonn - XIII e XIVsecolo, jpg); (3) nella collezione “Sammlung Alt-Bonn”; (4) In archivio, presso lo “Staatsarchiv Düsseldorf: ‘Kurköln, Amt Bonn, Stadt 2’ ”. Ancora grazie, al signor Badenhausen!
Pierantonio Braggio

|