La tangenziale nord esce allo scoperto. Una settimana fa la Provincia e i Comuni di Vicenza, Costabissara, Caldogno e Monticello Conte Otto hanno siglato un'intesa che riformula il tracciato concordato nel 2007, ai tempi della giunta Hüllweck. I tecnici hanno trasferito gli indirizzi politici nelle mappe che pubblichiamo in questa pagina. Rispetto al vecchio tracciato, lo sviluppo della decina di chilometri nei quali si articola la circonvallazione tra la strada Pasubio e Anconetta appare meno ondulato, più lineare e razionale.
LE NOVITÀ. Tre le novità principali: l'attraversamento in superficie del Dal Molin, la creazione di un tunnel sotto Saviabona, la doppia ipotesi per il prolungamento di via Aldo Moro. Partendo da ovest, come si vede nella cartina in alto, il guado del Dal Molin gode di tre alternative: la galleria, giudicata dagli addetti ai lavori impraticabile e troppo onerosa; e due soluzioni in superficie, una a sud e l'altra a nord dei laghetti per la pesca sportiva di Rettorgole.
L'attraversamento di Saviabona avverrà in galleria, ma sfruttando il tracciato più lontano dal confine con Cavazzale. Come si nota nella mappa pubblicata a lato, restano le divergenze tra Comune di Vicenza e Provincia su quale sia la soluzione migliore per il prolungamento di via Aldo Moro. Secondo la Provincia conviene far compiere alla strada un'ampia curva verso est, agganciandosi alla Postumia alle porte di Ospedaletto. Il capoluogo, invece, propende per un tracciato più diretto, che transiterebbe a poca distanza da villa Imperiali, proponendo la realizzazione di una bretella a sud di Anconetta tra la tangenziale e il passaggio a livello.
LE CRITICHE. Il Pdl manda un messaggio alla giunta Variati: «Vicenza si fa carico di tutto il tracciato, ma la tangenziale non servirà soltanto il capoluogo», annotano il consigliere provinciale Roberto Cattaneo e il consigliere comunale Francesco Rucco. «Il conto più salato viene pagato dalle frazioni di Anconetta e Saviabona, le cui esigenze non vengono considerate dalla giunta Variati», analizza Cattaneo, a cui fa eco Rucco: «Faccio mie le perplessità di chi vive a Saviabona. Dal progetto, infatti, si evince che la futura tangenziale nord dovrebbe trovare il proprio collocamento non più tramite un viadotto che superi il fiume Astichello ai confini con Cavazzale, ma in una galleria che sottopassi completamente la strada Saviabona. Sorgono spontanei alcuni dubbi. Primo: quanto sarà lunga la galleria, visto che, se fosse limitata, l'impatto sugli insediamenti sarebbe molto pesante? Secondo: come mai si è deciso di cambiare tracciato spostandosi più a sud, andando contro tutto ciò che il Comune aveva dichiarato fino a oggi? Terzo: si è sicuri di non impattare sul futuro parco dell'Astichello?».