Tre anni fa ci lasciava Nadia Toffa, colei che ci ha insegnato a guardare con grinta la vita. E lei di grinta ne aveva dimostrata anche, e soprattutto, nella lotta al suo più grande nemico: la malattia.
Nadia Toffa è nata a Brescia nel 1979, si laurea in Lettere e Filosofia presso l’Università degli Studi di Firenze con una tesi di laurea sulla ‘’Storia della chiave iconografica di San Pietro’’.
E lavora fin da subito all’interno dell’ambito televisivo: prima per Telesanterno, come conduttrice al programma "Dolce e amaro", un talk show di intrattenimento; una volta laureata ha lavorato per 4 anni a Retebrescia, tv locale, come conduttrice di vari programmi di intrattenimento, conduttrice tg e inviata per la realizzazioni di servizi di cronaca.
E nella pratica, conducevo il tg e lanciavo i suoi reportage appena scritti e montati. Poi il grande salto al programma televisivo ‘’Le Iene’’, o meglio ‘’in questo gruppo di matti…’’ come scriveva lei stessa con grande affetto e riconoscenza.
Tra i più celebri servizi si ricordano quelli sulle truffe compiute da farmacie ai danni del servizio sanitario nazionale(durata tre mesi, dove finì a processo insieme ad altri per presunta diffamazione), sulla proliferazione delle sale slot machine, sullo smaltimento illegale dei rifiuti in Campania per mano della camorra, sul crescente tasso di tumori nel "triangolo della morte" tra Napoli e Caserta, sulla "terra dei veleni" a Crotone e sui problemi ambientali legati all'inquinamento a Taranto.
E oggi continua in modo indiretto a promuovere la sua battaglia per la verità : è nata infatti, nel 2019, la Fondazione Nadia Toffa per fornire un aiuto concreto ai soggetti che operano tutti i giorni per migliorare la salute e la vita delle persone più deboli e indifese, perseguendo i valori di solidarietà e ricerca della verità di cui Nadia Toffa è stata simbolo e per i quali si è sempre battuta in vita.