Chi conosce la storia di Cagliari sa che i borghi e i quartieri hanno una storia diversa fra loro, con radici profonde.
Chi ama la cittĂ di Cagliari sa che alcune di esse hanno avuto anni di sofferenze.
Il villaggio pescatori, riqualificato nel vicina zona del Giorgino, era un tempo molto popolata.
Purtroppo a causa di concause sociali, dovute alla guerra e alla povertĂ di un tempo si sono dovute spostare.
Una delle zone in cui affluÏ questa popolazione fu proprio la zona di Sant'Avendrace, che si reinventò come zona dei fornai e del pane.
Al di là di questo sforzo personale, negli anni poco è stato fatto per questa zona, se non caricarla di cemento soffocante.
Finalmente ora una buona notizia.
Due milioni di euro per la riqualificazione della via Po e della via Campo Scipione: la Giunta comunale ha approvato i due progetti definitivi che prevedono rispettivamente la sistemazione della zona di collegamento tra l'ex mattatoio e il quartiere di Sant'Avendrace e la riconfigurazione di una parte del tracciato della via Campo Scipione. Proposte dall'assessore alla MobilitĂ Luisa Anna Marras, le delibere rientrano nel Bando Periferie, il Programma straordinario per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle cittĂ metropolitane voluto dal Governo per cui il Comune di Cagliari ha vinto il bando nazionale nel 2016 indicando il quartiere di Sant'Avendrace come zona oggetto di intervento e ottenendo quindi 18 milioni di euro.
Il primo progetto approvato interessa uno dei tre lotti previsti e riguarda in particolare la via Po nel tratto tra la piazza Sant'Avendrace e la rotatoria di via Brenta-via Santa Gilla, che sarĂ ridisegnata, e la via Simeto: un asse viario che riveste un ruolo strategico nella viabilitĂ per l'ingresso e l'uscita dalla cittĂ , per i collegamenti con l'area vasta e con la strada statale 195, la 130 e la 131.
L'obiettivo è quello di far superare all'asse viario le attuali caratteristiche di semplice via di passaggio trasformandolo in un viale urbano piacevole e sicuro da attraversare, oltre che in auto, anche a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici, stabilendo giĂ da ora un collegamento con il nuovo complesso abitativo, destinato ad housing sociale, e di servizi di via Po e via Simeto, anche questo previsto nel Bando Periferie, sia dal quartiere che dalle altre parti della cittĂ . Sul lato dellâex mattatoio, infatti, il progetto si interfaccia col futuro intervento di housing, nel quale è prevista la sistemazione di una piazza parzialmente coperta con aree piantumate: il progetto approvato tiene conto di tutti gli interventi previsti per il quartiere di Sant'Avendrace e inizia a impostarne la futura configurazione viabilistica.
Il secondo progetto approvato prevede il nuovo assetto di una parte della via Campo Scipione, che sarĂ ridisegnata per per consentire un accesso diretto e agevole al parco sportivo e educativo che sarĂ realizzato, sempre con le risorse a valere sul Bando Periferie, nell'area di via San Paolo.
In entrambi i progetti sono previsti rifacimento del manto stradale, nuovi marciapiedi, nuova illuminazione a LED sia per la parte carrabile che per quella ciclabile e pedonale, nuove reti idriche e fognarie. Saranno inoltre realizzate nuove piste ciclabili in percorsi protetti sul marciapiede e nelle due direzioni, in continuitĂ sia con i collegamenti ciclabili da realizzarsi con le risorse PON Metro sia con quelli esistenti, quali per esempio la pista che dalla rotatoria di Sant'Avendrace conduce a Is Mirrionis.
I due interventi sono da considerarsi nel complesso come un tassello importante dell'intero progetto di riqualificazione del quartiere di Sant'Avendrace e di riconnessione dello stesso con il tessuto urbano, anche attraverso nuovi percorsi di mobilitĂ dolce.
Speriamo che anche il verde cittadino di quella zona diventi dolce, per i bambini e gli anziani, che possano finalmente vedere giardini, verde e fiori, anzichĂŠ palazzine senza interruzione l'una dall'altra, tagliando la visuale per interi chilometri in una cittĂ denominata "del Sole", per luminositĂ e per il suo incomparabile verde mediterraneo.
Articolo scritto da ALESSANDRA CARBOGNIN
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Twitter: @AleCarbognin