Arrivederci...Ryanair e alla "continuità territoriale"
Ryanair dice addio alla base di Alghero.
L'Aeroporto di Cagliari trema.
Qatar acquista il 49% di Meridiana proponendo la magia Qatar-Alisarda, a cambio di 400 esuberi tra piloti e assistenti di volo.
E intanto gli abitanti di una delle maggiori isole italiane, la Sardegna, rimangono sempre più penalizzati e sofferenti.
Schiacciati dalle accise più alte d'Italia (benché ospitino raffinerie con conseguenze negative per l'ambiente e la salute, non godono nemmeno di agevolazioni e sconti su gasolio e benzina); benché abbiano rincari su ogni materiale, anche alimentare di prima necessità, poiché trasportato via mare o via cielo.
Insomma, per non parlare del trasporto aereo appunto!
Meridiana ha lasciato in panne migliaia di persone e famiglie sarde che devono raggiungere per lavoro o salute, la propria nazione: l'Italia.
Sì perché il miraggio "continente" è sempre più caro da raggiungere, ma non solo, è sempre più difficile per la scarsità di aerei, compagnie aeree, per non parlare di "continuità territoriali" inesistenti!
Promesse su promesse.
Che il presidente di Meridiana vada a Roma per incontrare i Ministri Guidi, Del Rio o Poletti, che il direttore commerciale di Ryanair saggiamente accusi l'aumento sconsiderato delle tasse aeroportuali, che Alitalia invece stia a guardare, non serve altro che prolungare una situazione insostenibile e vergognosa.
La Giunta Regionale, vecchia o nuova, deve solo battere i pugni e parlare chiaro a Roma, numeri alla mano.
Il popolo sardo se lo merita. I lavoratori di aeroporti e delle compagnie aeree non possono stare nel limbo in attesa di poche proposte e confuse prospettive.