L'assemblea degli azionisti di Credit Agricole FriulAdria approva il bilancio che chiude con oltre 61 milioni di utile e riconferma alla presidenza la professoressa Chiara Mio
L’Assemblea degli azionisti di Crédit Agricole FriulAdria (Gruppo Bancario Crèdit Agricole Italia), riunitasi oggi al Teatro Verdi di Pordenone, ha approvato il progetto di bilancio 2018 presentato dalla presidente Chiara Mio e dal direttore generale Carlo Piana.
L’utile netto di periodo è di 61,4 milioni di euro, in crescita di quasi il 23% rispetto ai 50,1 milioni
dell’anno precedente, e rappresenta un risultato storico per la banca.
Per effetto di tale brillante performance agli oltre 16 mila soci verrà corrisposto un dividendo di 2,25 euro per azione, in crescita di oltre il 22% nel confronto con il dividendo di 1,84 euro del 2017.
Lo stacco del dividendo è previsto per il 24 aprile, mentre il pagamento avverrà dal 30 aprile.
“L’utile netto 2018, in aumento rispetto all’anno precedente, prosegue la traiettoria di crescita degli ultimi anni: dai 50,1 milioni del 2017 siamo passati a 61,4 milioni e con orgoglio possiamo dire di aver raggiunto uno dei risultati più significativi della nostra storia – ha dichiarato il direttore generale Carlo Piana – Ciò ha consentito di proporre la distribuzione di un dividendo di 2,25 euro per azione, in crescita di oltre il 22% rispetto al dividendo di 1,84 euro del 2017. In concreto, il monte dividendi pagato ai nostri azionisti passa da 44 a 54 milioni, con un tasso di distribuzione dell’utile dell’88%, tra i più alti del sistema”.
Al 31 dicembre 2018 i crediti verso la clientela ammontano a 7.511 milioni di euro, in crescita del 5% su base annua. Oltre il 60% dei crediti è allocato in Veneto, regione dove la banca registra crescite significative soprattutto in province di recente insediamento come Verona.
La continua discesa del costo del credito rappresenta uno degli elementi fondamentali della positiva
performance della banca: le rettifiche di valore nette si attestano infatti a 34 milioni, in calo del 26% rispetto al 2017, mentre il costo del rischio (rapporto tra le rettifiche e i crediti netti) scende a 45 punti base (rispetto ai 64 del 2017). Tutto questo avendo alzato in modo virtuoso le coperture dei crediti dubbi al 62,5%. Nel 2018 la banca ha effettuato nuove erogazioni per circa 1,2 miliardi di euro. Oltre 5 mila i nuovi mutui erogati alle famiglie (+16%) per complessivi 553 milioni (di cui 379 milioni in Veneto e 174 in Friuli Venezia Giulia). Alle aziende del territorio sono stati erogati 564 milioni (di cui 363 in Veneto e 201 in Friuli Venezia Giulia).
In crescita anche i prestiti personali passati dai 71,5 milioni del 2017 a 73,2 milioni (+2%).
Significativo l’incremento delle quote di mercato nel comparto agroalimentare dove la banca ha
registrato una crescita degli impieghi dell’8% e ha conquistato circa 600 nuovi clienti. Le nuove erogazioni al comparto ammontano a 346 milioni nel 2018 (+4%), di cui 215 in Veneto e 131 in Friuli Venezia Giulia.
I ricavi (proventi operativi netti) sono pari a 324 milioni, in significativo aumento (+2,8%) rispetto allo scorso anno soprattutto per l’armonica crescita degli interessi (+3%) e delle commissioni (+2%).
Il risultato della gestione operativa è di 130 milioni (+3%), con gli oneri operativi a 194,5 milioni.
Le masse totali, date da raccolta (diretta e indiretta) e impieghi, al 31 dicembre 2018 crescono dell’1,2%rispetto all’anno precedente. La raccolta diretta sfiora gli 8 miliardi con un buon dinamismo dei conticorrenti (+1%). La raccolta indiretta raggiunge quota 7,5 miliardi ed è in lieve incremento (+0,6%). Al netto dell’effetto di mercato sul prezzo dei titoli la raccolta indiretta incrementa di oltre il 4%.
Quasi 27 mila i nuovi clienti acquisiti nel 2018, di cui circa 6.500 (+18%) dai canali online e oltre 6 mila per effetto della partnership con l’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Il patrimonio netto, comprensivo dell’utile d’esercizio, si attesta a 635 milioni.
Le unità organizzative della rete distributiva al 31 dicembre 2018 sono: 174 filiali Retail, 14 Poli Affari, 5 Mercati
L’Assemblea, inoltre, ha nominato il nuovo Consiglio di amministrazione e il nuovo Collegio sindacale per il triennio 2019-2021, riconfermando alla presidenza la professoressa Chiara Mio, nominata al vertice della banca nell'ottobre 2014, poi rieletta per il triennio 2016/2018, e che rimarrà in carica quindi ora anche per il periodo 2019/2021.
In particolare sono stati eletti 12 consiglieri della lista proposta dal socio di maggioranza Crédit Agricole Italia e precisamente: Chiara Mio, Ariberto Fassati, Michel Bonnes, Michela Cattaruzza, Robert Conti, Mariacristina Gribaudi, Olivier Guilhamon, Giampiero Maioli, Jean-Guillaume Ménès, Marco Stevanato, Cristina Nonino, Fabrice Ferrero.
Per la lista espressione dei soci di minoranza è stato confermato in Consiglio di amministrazione il
commercialista pordenonese Andrea Babuin.
Per il Collegio sindacale sono risultati eletti 5 sindaci della lista del socio di maggioranza:
Enrico Zanetti (presidente), Primo Ceppellini, Andrea Martini, Francesca Pasqualin (sindaci effettivi) eIlario Modolo (sindaco supplente). Per la lista di minoranza sono stati confermati il commercialista udinese Antonio Simeoni (sindaco effettivo) e la commercialista pordenonese Micaela Testa (sindaco supplente).
“Ringrazio gli azionisti per la rinnovata fiducia e raccolgo con entusiasmo la sfida di accompagnare anche nel prossimo triennio i progetti di sviluppo di Crédit Agricole FriulAdria nel Nord Est italiano – ha dichiarato Chiara Mio – In questi anni abbiamo dimostrato l’efficacia del modello di banca territoriale con la solidità del gruppo internazionale di appartenenza. Anche nel prossimo mandato la nostra missione resta quella di essere una banca ‘per’ il territorio, al servizio di una crescita economica sostenibile e con un forte orientamento a sostenere i progetti delle famiglie e delle aziende”.
Presente all'assemblea anche il Governatore del Fvg Massimiliano Fedriga (Luca Zaia, Governatore del Veneto, non è riuscito a partecipare inviando un messaggio scritto di augurio) il quale nel suo intervento ha sottolineato che “ gli istituti bancari sono uno dei protagonisti insieme ai quali il pubblico può mettere in atto politiche anticicliche con le quali dare una svolta al comparto economico e produttivo del Friuli Venezia Giulia e, più in generale, del Paese.”
In particolare, Fedriga ha voluto porre in risalto l'importante ruolo svolto dalle banche quali motore dell'economia anche a livello regionale, nonostante l'esistenza di norme sovranazionali che impongono correttamente regole stringenti e trasparenza nell'operato, ma che rischiano di imbrigliare il territorie il suo sviluppo.
Il Governatore ha esortato gli stessi istituti bancari a credere nell'imprenditoria locale, alla quale l'Amministrazione non farà mancare il proprio sostegno affinchè possa continuare a creare quel valore aggiunto utile per la crescita del Friuli Venezia Giulia. Inoltre è stata auspicata la continuazione di un rapporto di collaborazione tra una realtà bancaria come Credit Agricole Friuladria, molto radicata nel territorio, le istituzioni e il tessuto imprenditoriale locale, soprattutto in un momento in cui, a livello internazionale, il rallentamento dell'economia in Germania può creare difficoltà nell'export del Friuli Venezia Giulia.